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Come una rondine vagante Il mio corpo su di te adagiai Soffice nido e culla appagante Che nel ricercar amor, amor trovai. Oh mio ristoro Nutrimento di mia vita Or a te chiedo e imploro Perché mai procurar tal ferita? Che forse nulla fù ciò che resta Che or io debba ritornar in volo Privar il cuor di gioia e festa Per condanna d’esser solo? Oh, perché mai così brutal destino?
Anonimo
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