Dopo San Fele, dove abbiamo visitato le splendide
Cascate “U Uattenniere”, ci siamo diretti verso Rionero in Vulture, quindi
siamo giunti in località Laghi di Monticchio, tra i comuni di Atella
e Rionero, quando ormai s’era fatta l’ora di pranzo. A dir poco
affamati, come automi, abbiamo istintivamente seguito le indicazioni
per l’area pic-nic, uno spazio attrezzato con panchine e tavoli in
legno ubicati tra gli alberi del bosco a ridosso del Lago Piccolo.
Nelle vicinanze vi erano anche bar, ristoranti e banchi che
vendevano souvenir e prodotti tipici locali, nonché i servizi
igienici pubblici, sorprendentemente puliti e ben tenuti.
Monticchio - Lago
Piccolo |
I Laghi di Monticchio sono di origine vulcanica ed occupano l’area
di due antichi crateri. Essi si trovano ad un’altitudine di poco più
di 600 m. ed hanno un’estensione di 16 ettari il Lago Piccolo e di
38 ettari il Lago Grande. Seppure i due laghi siano separati tra
loro da una striscia di terra larga circa 215 m., essi sono comunque
comunicanti tra loro grazie ad una canale. Il Lago Piccolo viene
costantemente alimentato da sorgenti sotterranee. Poiché il Lago
Piccolo è di due metri sopraelevato rispetto al Lago Grande, l’acqua
defluisce in modo naturale dall’uno all’altro attraverso il citato
canale. La profondità massima dei due laghi è di circa 35 metri.
L’intera area dei laghi è stata dichiarata Riserva Naturale
Regionale nel 1971, anche per preservare l’habitat di una farfalla
notturna molto rara (la Brahmea Europea) presente solo nel
continente asiatico. Questo luogo, ubicato alle pendici del Monte
Vulture, è meta di molti visitatori soprattutto nel periodo estivo.
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Monticchio - Lago
Piccolo |
Divorato il nostro pranzo a sacco, consistente in focaccia barese,
panini al capocollo e frutta fresca di stagione, ci siamo diretti
presso uno dei bar con vista sul lago per un buon caffè. Dopodichè,
non abbiamo resistito alla vista dei pedalò che sembrava
aspettassero proprio noi. Poiché eravamo in sette, abbiamo dovuto
prenderne due da 5 posti ciascuno al costo complessivo di 15 €. per
½ ora. In alternativa, avremmo potuto fare il giro del lago in
battello, al costo di 3 €. a persona. Ma il pedalò ci è sembrato
subito più adatto, se non altro perché ci rendeva più indipendenti.
E’ stato splendido. Navigare su quelle acque chete dava un senso di
pace, di serenità. In alcuni punti siamo passati anche sotto grandi
e verdi frasche di faggi, roveri e tigli che si sporgevano così
tanto da toccare l’acqua. Non abbiamo visto alcuna tartaruga, per la
verità, seppure ci fosse stato assicurato che ve ne fossero. Tanto
verde e tante ninfee, su alcune delle quali abbiamo anche visto due
ranocchi che si lasciavano gingillare dal lieve ondeggiare
dell’acqua. Che spettacolo!
Dopo l’approdo, abbiamo fatto una lunga e lenta passeggiata attorno
al Lago Piccolo (circa 1.800 m.), lungo il quale abbiamo notato
altri ristoranti nascosti nel verde. Lungo il percorso sono visibili
anche i resti di un’antica Abbazia, risalente all’XI – XII secolo,
in gran parte distrutta ed abbandonata a seguito del terremoto del
1456. Oggi sono visibili solo alcuni pilastri e le absidi.
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Abbazia
di S. Michele Arcangelo - Panorama |
Altro imponente edificio visibile sulle pendici del Monte Vulture e
l’Abbazia di S. Michele Arcangelo, risalente al VIII sec. d.c.,
costruita attorno ad una grotta scavata nel tufo. Nel tardo
pomeriggio, prima di ripartire, abbiamo visitato anche questa antica
ed interessante Abbazia, dalla quale abbiamo potuto ammirare un
suggestivo panorama dei laghi.
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