Qui, a sentire i racconti della gente, in agosto pare
che non sia così facile trovare uno spazio per piazzare il proprio
telo sulla sabbia. E le tariffe, in quel periodo, pare siano molto
più alte, fino a raddoppiarsi.

All’ora di pranzo lasciamo la nostra roba in spiaggia e raggiungiamo
una gastronomia sul lungomare, dove acquistiamo del pane cunzato ed
arancine.
Dopodiché, ancora in spiaggia e relax.

La sera, giusto per cambiare, decidiamo di andare a cena alla
Trattoria “U Sfizziusu”. Niente male, ma Gna’ Sara resta comunque
più conveniente, se non altro per il suo elevato rapporto
qualità-quantità-prezzo.
Dopo cena, passeggiando, ci lasciamo tentare dai vari prodotti
tipici siciliani venduti in alcun stand allestiti nelle vie del
centro. Io cedo davanti ad un buon gelato al pistacchio di Bronte,
mentre Paola è attratta da una straordinaria cassata siciliana. Poco
oltre, poi, presso un altro stand, mi rifornisco di liquirizie alle
varie essenze, di cui sono molto goloso; ne acquisto oltre due etti!


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