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S p e c i a l e   P u g l i a

LA SETTIMANA SANTA A RUVO DI PUGLIA
I riti penitenziari e le antiche tradizioni profane

P.za Matteotti
(detta anche P.za Castello)

   Autore: Nicola Di Modugno 

I riti penitenziari del Giovedì Santo

 

Molto suggestiva è anche la processione del simulacro del gruppo degli Otto Santi che, il Giovedì Santo, di notte, a partire dalle 02,30, muove lentamente e silenziosamente lungo le vie cittadine, fino al mattino, quando una piazza Matteotti gremita di gente assiste silente al suo rientro nella Chiesetta di San Rocco. Il bellissimo simulacro è stato realizzato nel 1920 da un maestro cartapestaio leccese ed è ispirato al dipinto “Il trasporto di Cristo al sepolcro”, opera realizzata da Antonio Ciseri nel 1883.
 

Nel gruppo statuario sono stati riprodotti gli stessi personaggi raffigurati nel dipinto. Infatti, vi è Gesù Cristo esamine avvolto nel sudario sorretto da Giuseppe d’Arimatea, da Nicodemo e da San Giovanni, quindi segue il gruppo Maria di Cleofa, la Madonna con sguardo rivolto al cielo, Maria di Salamone e Maria di Magdala (la Maddalena). La scena riprodotta è davvero drammatica e commovente.
Tutta l’organizzazione della processione è curata dalla Confraternita Opera Pia di San Rocco.

Processione degli Otto Santi
Giovedì Santo, dalle ore 02,30

Sempre il Giovedì Santo, la sera, si svolge il rito dell’Adorazione dell’Eucarestia, che consiste nella visita agli Altari della Reposizione, accuratamente addobbati in tutte le parrocchie con tappeti, grandi teli colorati e luci. C’è sempre anche un piatto contenente semi di grano germogliati. Questi, che la tradizione popolare annovera come “sepolcri”, sono oggetto di pellegrinaggio da parte dei fedeli; il rito prevede che ne siano visitati non meno di cinque Sepolcri (Altari della Reposizione), ma il numero ideale prescritto è pari a sette. In passato, fino al 1936, uomini in tunica bianca incappucciati portavano in processione da ogni parrocchia i simulacri della Vergine Addolorata. Detti simulacri, chiamati le Marie, per tutta la notte vagavano di chiesa in chiesa, in cerca del figlio Gesù, sostando davanti ai loro portali, che per l’occasione restavano aperti fino al mattino del giorno successivo. Alle prime luci del giorno, le Marie si radunavano tutte in Piazza Garibaldi, nel centro storico, per poi scomparire velocemente, ritirandosi nelle rispettive parrocchie.
Attualmente, le Marie vengono semplicemente esposte nelle chiese, per la loro venerazione.
 

 
 
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