Molto suggestiva è anche la
processione del simulacro del gruppo degli Otto Santi che, il
Giovedì Santo, di notte, a partire dalle 02,30, muove lentamente e
silenziosamente lungo le vie cittadine, fino al mattino, quando una
piazza Matteotti gremita di gente assiste silente al suo rientro
nella Chiesetta di San Rocco. Il bellissimo simulacro è stato
realizzato nel 1920 da un maestro cartapestaio leccese ed è ispirato
al dipinto “Il trasporto di Cristo al sepolcro”, opera
realizzata da Antonio Ciseri nel 1883.
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Nel gruppo statuario sono stati riprodotti gli stessi
personaggi raffigurati nel dipinto. Infatti, vi è Gesù
Cristo esamine avvolto nel sudario sorretto da Giuseppe d’Arimatea,
da Nicodemo e da San Giovanni, quindi segue il gruppo Maria
di Cleofa, la Madonna con sguardo rivolto al cielo, Maria di
Salamone e Maria di Magdala (la Maddalena). La scena
riprodotta è davvero drammatica e commovente.
Tutta l’organizzazione della processione è curata dalla
Confraternita Opera Pia di San Rocco. |
Processione degli Otto
Santi
Giovedì Santo, dalle ore 02,30 |
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Sempre il Giovedì Santo, la sera,
si svolge il rito dell’Adorazione dell’Eucarestia, che consiste
nella visita agli Altari della Reposizione, accuratamente addobbati
in tutte le parrocchie con tappeti, grandi teli colorati e luci. C’è
sempre anche un piatto contenente semi di grano germogliati. Questi,
che la tradizione popolare annovera come “sepolcri”, sono oggetto
di pellegrinaggio da parte dei fedeli; il rito prevede che ne siano
visitati non meno di cinque Sepolcri (Altari della Reposizione), ma il numero ideale prescritto è pari a
sette. In passato, fino al 1936, uomini in tunica bianca
incappucciati portavano in processione da ogni parrocchia i
simulacri della Vergine Addolorata. Detti simulacri, chiamati le
Marie, per tutta la notte vagavano di chiesa in chiesa, in cerca del
figlio Gesù, sostando davanti ai loro portali, che per l’occasione
restavano aperti fino al mattino del giorno successivo. Alle prime
luci del giorno, le Marie si radunavano tutte in Piazza Garibaldi,
nel centro storico, per poi scomparire velocemente, ritirandosi
nelle rispettive parrocchie.
Attualmente, le Marie vengono semplicemente esposte nelle chiese,
per la loro venerazione.
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