Il Venerdì Santo ha luogo la processione dei
Misteri, la più antica di tutte. Fino agli anni 50 essa era composta
da dodici simulacri, ma per varie vicissitudini e soprattutto per
l’insufficienza di portatori, i simulacri sono stati ridotti, fino a
diventare quattro. Da un po’ di anni alcuni di essi sono stati
nuovamente reintrodotti, tanto che oggi la processione dei Misteri
consta di otto simulacri che si muovono nel seguente ordine: Gesù
nell'orto degli ulivi, Ecce Homo, Gesù alla Colonna, Gesù Calvario,
il Crocifisso, Gesù Morto, l'Addolorata ed il Legno Santo, un
tempietto ligneo contenete una teca di argento che custodisce una
scheggia della Croce su cui fu crocifisso Gesù.
Il problema dei portatori (ne sono necessari oltre 300), in realtà,
non è stato mai risolto, in quanto i Confratelli
dell’Arciconfraternita del Carmine non sono autosufficienti.
Tuttavia, per la processione dei Misteri concorrono oggi anche le altre
tre Confraternite locali, ovvero del Purgatorio, dell’Opera Pia San
Rocco e della Purificazione-Addolorata.
Tutti i simulacri della processione dei Misteri sono lignei e sono
custoditi nella Chiesa del Carmine. Di essi, è particolarmente
importante quello di Gesù Calvario, che raffigura la salita del
Cristo con la croce sul Monte Calvario, al quale la popolazione
ruvese è particolarmente devota. Non sono rare, infatti, offerte in
denaro, in monili d’oro o argento e gli ex-voto. Inoltre, durante la
processione, non è difficile vedere persone scalze che seguono il
simulacro in segno di devozione oppure che piangono al suo
passaggio.
E’ da segnalare, inoltre, che da alcuni anni è stato ripristinato un
altro rito, molto suggestivo, riguardante il simulacro di Gesù
Morto. Prima dell’inizio della processione dei Misteri, alle ore
15,00, il Gesù Morto viene trasferito dalla Chiesa del Carmine alla
Cattedrale dai confratelli della Confraternita del Carmine. Giunto
davanti alla Cattedrale, viene aperto il portone centrale e sulla
soglia vi è ad attenderlo la Madonna Addolorata. L’ingresso di Gesù
Morto in Cattedrale è accompagnato da un rullo di tamburi. Il
momento è molto suggestivo ed emozionante. Peraltro, attualmente,
durante la funzione, indicata come “le tre ore di agonia di Gesù”,
si eseguono solo le letture della Passio, ovvero della Passione e
della Morte di Gesù, ma un tempo, un predicatore, mediante l’uso di
parole e gesti, impressionava ulteriormente i presenti, creando un
alone di misticismo attorno alla solenne rievocazione.
Alle 17,45 circa, quando i primi cinque simulacri sono già usciti
dalla Chiesa del Carmine, Gesù Morto lascia la Cattedrale e si
accoda alla processione. Dopo di esso, si accoda ancora l’Addolorata
e, per ultimo, il Tempio del Legno Santo.