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S p e c i a l e   P u g l i a

TARANTELLA E TARANTISMO
Vita, morte e miracoli di un ragno ballerino

 
a N A L I S I    D E I   S I M B O L I
 

Molti aspetti del tarantismo trovano riscontro nella vita religiosa greca, di cui l'antica Apulia fu, come parte della Magna Grecia, provincia culturale.
Simbolismo del morso, scenario arboreo ed acquatico del rito, altalena, spada e catartica coreutico musicale, si ritrovano nel mondo religioso greco secondo strutture mitico-rituali e funzioni esistenziali analoghe.
Dalle cronache di Plutarco, Aristosseno ed altri storici dell'epoca, risultano frequenti in particolare, le crisi di disadattamento che colpivano anche in modo collettivo le donne in rapporto al loro destino di spose, figlie e madri sottomesse alla autorità maschile.
Al controllo di tali crisi, che spesso culminavano in episodi di fuga e suicidi per annegamento o impiccagione, era probabilmente dovuta la diffusione di cerimoniali connessi a culti orgiastici tipicamente femminili che, nella società greca dell'epoca classica, assunsero la forma del menadismo.
Nella trance della danza donne frigide, sposate infelicemente o che non potevano avere figli, potevano esprimere desideri sessuali normalmente in contrasto con l'immagine di austerità che la donna greca doveva mantenere.
Attraverso danze sensuali ed agitazioni sfrenate che mimavano l'amplesso con il dio evocato (spesso Dioniso), raggiungevano il soddisfacimento negato nel quotidiano e contestavano simbolicamente l'assenza di libertà in cui erano costrette a vivere. 
L'opera di repressione della Chiesa cattolica nei confronti dei culti pagani in genere e di quelli orgiastici in particolare, portò alla nascita di nuovi riti che in una veste meno sospetta per il clero, garantissero le stesse funzioni di contenimento delle crisi individuali e reintegrazione nella comunità.
Imitando i sintomi dei morsi da latrodectus e quelli causati dal colpo di sole, ed assimilando in seguito il culto di S. Paolo, il tarantismo riuscì così a mantenere i suoi caratteri principali fin quasi ai nostri giorni. 
Nella stessa epoca in cui nacque il tarantismo, si diffusero le cosiddette "epidemie coreutiche" dell'Europa settentrionale nel corso delle quali intere popolazioni cadevano preda di crisi di isteria collettiva; persone di ogni sesso ed età si dimenavano in una furiosa agitazione e vomitavano ingiurie sui sacerdoti esorcisti e le autorità municipali, costrette ad istituire posti di ballo in svariati luoghi delle città per placare gli scalmanati (per esempio a Strasburgo nel 1518).
Tali epidemie tuttavia non raggiunsero una configurazione culturale autonoma paragonabile al tarantismo, in quanto furono rapidamente incorporate nelle feste calendariali cristiane di S. Giovanni e S. Vito, che non a caso cadono anch'esse nel mese di Giugno.

 


TARANTELLA E TARANTISMO
Vita, morte e miracoli di un ragno ballerino


   Di Gianluigi Cappelletti 


 
 

 

 

 

 
 
   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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