Due
differenti cassate in vetrina ci tentano irresistibilmente, ma
decidiamo di riservarcele per merenda, più tardi.
Facciamo il check-in al B&B (pernotteremo per due notti - 75,00 €. a
notte). La struttura è una palazzina di 4 piani, priva di ascensore.
La titolare, la sig.ra Rosa Maria, ci scambia per gli ospiti che
intende sistemare all’ultimo piano, quindi ci facciamo tutte le
scale con i bagagli, per poi riscendere al primo piano, dov’è la
stanza a noi riservata (sigh!). E’ un appartamentino ristrutturato
molto di recente, quindi al suo interno è tutto praticamente nuovo,
compreso l’arredamento, semplice, ma carino e funzionale. C’è ogni
confort, però non siamo soli. Nell’altra camera c’è altra gente, che
però non incontreremo mai. Il nostro bagno, comunque riservato
esclusivamente a noi, è ubicato nella zona giorno, quindi siamo un
po’ dispiaciuti di ciò. Mentre l’altra camera, invece, ha il bagno
al suo interno.
Torniamo per le vie di Caltagirone, praticamente subito.
Caltagirone - La Villa |
Iniziamo la visita della città dal Giardino Pubblico
Vittorio Emanuele, ubicato quasi in fondo a via Roma. La
Villa, così come semplicemente la chiamano i calatini, è un
ampio polmone verde nel cuore della città, di grande
interesse botanico, ma anche architettonico. Varcato
l’ingresso monumentale, si aprono dinanzi a noi ampi viali,
disseminati di panchine, che invitano a rilassanti
passeggiare all’ombra di grandi alberi. Il verde è curato,
ma alcune cose sono ormai piuttosto vetuste e andrebbero
risistemate. Proseguendo per il viale più a sinistra,
giungiamo in fondo alla Villa, in un ampio piazzale, dove la
nostra attenzione è attratta dalla presenza di
un grande palco della |
musica in stile moresco, rivestito da maioliche policrome e vetrate
nella cupola.Più in là vi è una fontana monumentale. Una grande e
ricca balaustra in ceramica, inoltre, delimita il piazzale in cui
siamo dalla più sovrastante zona verde. Continuiamo a gironzolare,
fino a ritrovarci di nuovo all’ingresso, in prossimità del Teatro
Politeama e del Museo delle Ceramiche, in cui entriamo (ingresso
4,00 €.).
Il museo offre una buona panoramica dell’evoluzione dell’arte della
lavorazione ceramica in Sicilia, attraverso un’ampia esposizione di
manufatti, dai più antichi, risalenti all’età neolitica, fino ai più
moderni, realizzati oggi da grandi artisti calatini. Tutto molto
interessante, compresa la proiezione di un video che illustra le
fasi della lavorazione della maiolica.
Lasciato il museo, costeggiamo la Villa su via Roma, finché non
siamo davanti al Teatrino del Bonaiuto, una struttura monumentale
costruita verso la fine dell’ottocento sul pendio di un poggio che
costeggiava la strada Carolina, che poi divenne una delle porte
d’accesso ai Giardini Pubblici.
L’edificio presenta in alto tre arcate
frontali e rampe che si incrociano a livello dei basamenti,
con ordini e sedili decorati da formelle e pannelli di
maioliche policrome. Alla base, una grande cancellata ne
consente la chiusura. Inoltre, un lungo muro in pietra,
decorato con maioliche policrome, ne delimita il confine
della Villa. Sul muro, si alternano per tutta la sua
lunghezza grandi vasi e pigne, simbolo di vitalità,
prosperità e fecondità, ed eleganti lampioni rivestiti
anch’essi da maiolica policroma.
Tornando su per via Roma, ci soffermiamo in Piazza San
Francesco, davanti all’omonima chiesa, che però è chiusa. |
Caltagirone - Via Roma
Il Teatrino |
Quindi oltrepassiamo il ponte, il museo civico e la chiesa di Sant’Agata,
fino a tornare in Piazza Umberto I, da cui siamo partiti. Da qui
imbocchiamo Via Duomo, nella quale vi è la Cattedrale di San
Giuliano, in cui entriamo.
La chiesa ha origini normanne (XIII sec.), ma fu riedificata dopo il
sima del 1542 ed ancora, dopo quello del 1693. La facciata è in
stile liberty floreale, ma è sacrificata dai palazzi di fronte, un
po’ troppo vicini. In prospettiva, guardandola da Piazza Umberto I,
spicca la grande cupola, esternamente rivestita da maiolica, e la
torre campanaria, alta 48 metri.
L’interno è a tre navate, con volte affrescate. Belli i simulacri di
Gesù morto e dell’Addolorata, che il venerdì santo vengono portati
in processione per le vie della città.
Caltagirone - Palazzo Comunale |
Decidiamo di fare una pausa e di tornare da Judica &
Trieste, la pasticceria, dove ci concediamo una fetta di
cassata a dir poco superlativa, estasiante, accompagnata da
un buon caffè.
Riacquisite le energie, vaghiamo ancora un po’ guardando
alcuni bei palazzi in stile barocco, con i loro bei portali
ed i balconi sorretti da ricchi e stupendi mascheroni.
Giunti in Piazza del Municipio, dove appunto è ubicato in
bellissimo Palazzo Comunale, ci immettiamo su via Principe
Amedeo, quindi ci portiamo ai piedi della lunghissima
monumentale Scalinata di santa Maria del Monte, emblema di
Caltagirone, costruita nel 1606 per collegare la parte nuova
della città, che nasceva più in alto, al centro storico,
ubicato in basso. |
Lunga
ben 130 metri, è fiancheggiata da edifici con balconi, portoncini di
ingresso, piccole botteghe e locali. Inizialmente costruita a balze,
cioè a serie di gradini che ne interrompevano la pendenza, nel 1844
le rampe furono unificate divenendo un'unica continua scalinata di
ben 142 gradini. Nel 1954, infine, sui rialzi dei gradini furono
applicate maioliche policrome che, man mano che si sale, riproducono
una successione di motivi siciliani che vanno dal X al XX sec.,
seguendo un ordine cronologico. Tale ultimo intervento, guardando
oggi la Scalinata dal basso, rende un effetto straordinario, tanto
da farla apparire come un lungo e bellissimo arazzo.
Nel
mese di maggio, la Scalinata viene addobbata di fiori, divenendone
ancor più spettacolare. Noi, infatti, pensavamo che l’evento
iniziasse proprio oggi, 1° maggio, ed in funzione di ciò abbiamo
pianificato la nostra permanenza a Caltagirone in questi giorni.
Quest’anno, invece, abbiamo appreso che l’infiorata avrà luogo nel
periodo 12 maggio – 6 giugno. Peccato! Altro spettacolare evento
riguardante la Scalinata, inoltre, ha luogo in occasione della
celebrazione della festa di San Giacomo, patrono della città, nei
giorni 24 e 25 luglio. Sui gradini, infatti, vengono collocate
sapientemente migliaia di lumiere, che alle 21,30, su ordine del
capomastro, quando viene completamente interrotta l’erogazione di
energia elettrica, vengono accese contemporaneamente da una
moltitudine di uomini, per mezzo di stoppini fatti di erba secca.
Pare, e non stentiamo a crederci, che
l’effetto visivo che ne derivi sia altamente scenografico,
straordinario. Pare che vi sia un arazzo in fiamme, una
colata di lava incandescente, un fiume di fuoco palpitante
che crea figure decorative sugli edifici che fiancheggiano
la scalinata. Peccato non potervi assistere ad un tale
spettacolo!
Tuttavia, ci godiamo il momento, ed iniziamo la salita,
scattando foto e, perché no, facendoci qualche selfie. E’
meraviglioso!
Con un po’ di affanno, raggiungiamo la vetta. Dall’alto, la
Scalinata è chiaramente meno spettacolare, in quanto manca
quell’effetto policromatico delle maioliche presenti nel
rialzi dei gradini, che invece è visibile guardando dal
basso. |
Caltagirone
Scalinata di Santa Maria a Monte |
Tuttavia, è comunque impressionante la lunghezza ed il dislivello.
Dopo
una breve pausa, entriamo anche nella chiesa di Santa Maria a Monte,
ubicata, appunto, proprio a monte della Scalinata. La chiesa, le cui
origini sono molto antiche, è stata più volte gravemente danneggiata
dai terremoti e sempre ricostruita. Prima della costruzione della
Cattedrale, infatti, questa era la Chiesa Matrice di Caltagirone.
All’interno vi sono interessanti pitture murarie ed alcune statue
lignee molto antiche, ma soprattutto, nella chiesa è custodita la
Sacra Immagine della Madonna di Conadomini, un’icona lignea molto
antica, dipinta su entrambi i lati. Nel mese di maggio, dedicato
alla Madonna, ed in altre occasioni particolari, questa icona viene
esposta, in devozione.
Sono circa le 19,30, quindi decidiamo di tornare al B&B per
rimetterci in sesto, per la cena.
La signora del B&B ci ha suggerito la Trattoria Anima e Core,
vicinissima, ma che in realtà stasera è chiusa. Quindi cerchiamo su
TripAdvisor, basandoci sulle recensioni. Optiamo per una cena a base
di pesce presso il Ristorante “Il Locandiere”, in Via Luigi Sturzo
n. 55, comunque molto vicino. Prenotiamo, quindi alle 21,00 siamo a
tavola.
Il locale è piuttosto piccolo, non ha molti tavoli, ma tutti sono
occupati. Il menu è alla carta, ma decidiamo di scegliere una
degustazione a prezzo fisso di 25,00 €., comprendente ben sei
portate di antipasto ed un secondo con contorno. Alla fine siamo più
che soddisfatti.
Il
pesce si sente che è fresco e le pietanze sono piuttosto ricercate,
non ovvie.
Caltagirone - Palazzo Comunale |
I sapori sono schietti, sinceri e delicati, senza mai alcuna
sovrapposizione. Finiamo con un “cannolo rotto”, una
specialità de’ Il Locandiere, che però non ci convince
molto. Il resto, invece, davvero eccellente! Prezzo
complessivo, 69,50 €.. Un po’ elevato, ma onesto e ben
rapportato alla bontà del cibo, nonché alla qualità del
servizio offerto.
Prima di tornare al nostro B&B, passiamo davanti alla base
della Scalinata di Santa Maria a Monte, che anche di sera,
sapientemente illuminata, è straordinariamente affascinante. |
2 mag. 2017
Per la colazione saliamo al piano attico del B&B, dove, sul
terrazzo, vi è una stanza chiusa da vetrate, climatizzata. Ci sono
già altri ospiti a tavola, ma c’è posto anche per noi. Da quassù si
gode un bel panorama sui tetti della città e non solo. Addirittura
si vede, in lontananza, anche l’Etna, con il suo cappello fumante.
La tavola è bandita a più non posso. Non c’è angolo in cui non vi
sia qualcosa, come torte, crostate, biscotti, succhi. Intanto, la
titolare si affretta a portarci del caffè e del latte caldo. La
signora Rosa Maria è gentilissima, premurosa, ma anche una gran
chiacchierona. Ci tiene assolutamente che il tutto sia di nostro
gradimento e che non ci manchi nulla. Ma cosa potrebbe mancarci
ancora? Questo è il paradiso dei golosi. Le torte sono buonissime.
La sig.ra Rosa Maria ci tiene ad evidenziare che, a parte il pane,
tutto è fatto in casa con le proprie mani. E noi non esitiamo a
complimentarci con lei. Brava!
La colazione, così come il terrazzo in cui la stessa è servita,
unitamente alla posizione centralissima della struttura, sono i
punti di forza del B&B il Piccolo Attico che, seppure abbia un
prezzo leggermente superiore alla media delle strutture di questa
tipologia, lo rende, di fatto, di livello superiore.
Sazi e soddisfatti, ci mettiamo in macchina diretti a Piazza
Armerina, ubicata a circa 40 km. da Caltagirone, che raggiungiamo in
meno di un’ora. In programma c’è la visita alla Villa del Casale, un
raro esempio, nella zona, di villa di epoca romana, anch’essa
iscritta nel registro dei siti Patrimonio dell’Umanità tutelati
dall’UNESCO.
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