Non
mancano, pertanto, bellissimi mosaici con soggetti floreali, molte
rappresentazioni di scene di caccia, immagini di atleti e di tante
altre figure, frutto della fantasia dei committenti o delle
maestranze che li realizzarono. La trichora, invece, è interamente
pavimentata con lastre di marmo.
Piazza Armerina - Villa del Casale |
L’ingresso alla Villa del Casale costa 10,00 €. (ridotto
05,00 €.), ma con 14,00 €. è compresa la visita al Museo di
Aidone ed al sito archeologico di Morgantina. In più, è
previsto il pagamento del parcheggio (1,50 €. per ogni ora
di sosta).
L’ingresso è consentito dalle 09,00 alle 18,00 (chiusura
alle 19,00), ma nei week end di luglio e agosto sono
previste anche aperture serali.
Per la visita completa dell’area archeologica ci mettiamo
circa due ore. Al termine, attraversiamo l’area antistante
il parcheggio, dove sono numerosi chioschetti che offrono
prodotti tipici locali e tanti gadget, senza neanche
soffermarci. |
Decidiamo di raggiungere il centro cittadino, ubicato a circa 4 km.,
per mangiare qualcosa. In un alimentari ci facciamo preparare del
pane cunzato, con pomodori secchi e pecorino, che reputiamo ottimi,
forse perché piuttosto affamati.
Alla Villa del Casale abbiamo optato per il biglietto cumulativo,
quindi ci aspetta ancora il Museo di Aidone ed il Parco Archeologico
di Morgantina, entrambi località poco distanti da Piazza Armerina.
Aidone
Giunti al
Museo di Aidone ci rendiamo presto conto di essere gli unici
visitatori, essendo anche ora di pranzo. Tuttavia, iniziando
la visita da quella che un tempo era la Chiesa di San
Francesco dei Cappuccini, oggi utilizzata come auditorium,
passiamo di sala in sala osservando la raccolta di reperti
archeologici ritrovati durante la trentennale campagna di
scavi operati nel sito di Morgantina.
Il Museo non è grande e lo visitiamo in poco più di
mezz’ora. Prima di lasciarlo, notiamo che ora vi sono altri
visitatori.
Morgantina
Raggiungiamo Morgantina. Entrati nel sito archeologico,
notiamo subito molta trascuratezza. Vi sono erbacce
dappertutto, tanto che alcuni ruderi, completamente coperti
dall’erba, non sono neanche visibili. Seguiamo un sentiero,
e quindi delle indicazioni, che dopo una |
Aidone - Museo Civico |
bella
passeggiata ci conduce ad una serie di sassi, anch’essi semi coperti
dalle erbacce. Un pannello appena leggibile, sbiancato e rovinato
dal sole, indica che questa era la casa dell’ufficiale, una
personalità di un certo rilievo sociale.
Proseguiamo seguendo le indicazioni per il teatro, che, almeno lui,
rende chiaramente l’idea di quello che era, della sua grandezza.
Accanto, l’agorà, con ampie gradinate su due lati, ed i resti di
numerosi edifici, granai, terme, formaci, il macello.
Parco Archeologico di Morgantina |
Anche qui, molte erbacce celano e non rendono onore al sito,
che invece meriterebbe maggior cura e rispetto. Leggiamo
sulle nostre guide che, di fatto, la parte dell’antico
insediamento portato alla luce dagli scavi è quella
risalente al periodo che va dal V al I sec. a.c. ovvero di
massimo splendore della città. Ma in realtà, l’antico centro
abitato di Morgantina insisteva su un’area sicuramente molto
più vasta.
Ci soffermiamo circa un’ora, quindi lasciamo il sito e
facciamo definitivamente ritorno a Caltagirone. |
Caltagirone
L’Osteria Anima e Core è chiusa anche stasera, quindi cerchiamo un
altro posto per cena. Ripieghiamo sul Ristorante Pizzeria La
Piazzetta, in via Vespri n. 20, proprio alle spalle della chiesa del
Santissimo Salvatore, all’interno della quale, scopriamo, sono
custodite le spoglie di Don Luigi Sturzo, grande presbitero e
politico italiano (1871 – 1959).
La cena si rivela molto buona. Optiamo per due antipasti e due
primi, che dividiamo per assaggiare tutto. Ne usciamo soddisfatti.
Il conto, piuttosto contenuto, è stato di 42,00 €..
Anche stasera, prima di tornare al B&B, decidiamo di soffermarci un
attimo alla base della Scalinata di Santa Maria a Monte, di cui ne
ammiriamo ancora tutta la sua magica bellezza.
3 mag. 2017
Stamani anticipiamo un po’ la colazione, perché poi intendiamo
partire alla volta di Siracusa.
Su in terrazza ci sono già due signori, simpaticissimi, modenesi;
lui è di origine iraniana, lei israeliana. Poco dopo si aggiunge
anche una famiglia polacca, di cui solo la signora parla italiano,
avendo vissuto per alcuni anni a Milano.
La sig.ra Rosa Maria tiene banco, chiacchiera e detta ricette. Di
tanto in tanto porta a tavola qualcosa, finché ogni spazio non è
occupato. Oggi ci propone anche i cannoli. Come rinunciare a tali
prelibatezze? Ci sono anche dei sandwich imbottiti con affettati e
formaggio, di cui, alla fine, su invito della signora, ne portiamo
via un paio per uno spuntino a metà mattinata.
Salutiamo e ringraziamo, grati per l’eccellente ospitalità.
|