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Tour della Sicilia Sud Orientale
 

6 mag. 2017

Scicli

Siamo diretti a Scicli. Oggi dedicheremo parte della giornata alla vista dei mitici luoghi in cui sono ambientati i romanzi di Camilleri e l’omonima serie TV del “Commissario Montalbano”.
Scicli è insignita Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, insieme ad altre 7 città tardo barocche della Val di Noto.

Scicli - Veduta panoramica

Il suo centro storico è un vero gioiello, con le sue chiese ed i palazzi raffinatissimi. Girando per le sue vie, sembra che da un momento all’altro si possa incontrare qualche personaggio di Camilleri. E’ come girare in un set cinematografico.
Innanzitutto, visitiamo alcune delle bellissime chiese, come la Chiesa Madre San Guglielmo in Piazza Italia, in cui ci ha colpito la presenza di un simulacro della Madonna a cavallo che impugna una spada.



Chiesa di San Guglielmo
Madonna delle Milizie

Un signore volontario, presente nella chiesa, ci ha raccontato che trattasi della Madonna delle Milizie, patrona della città. Ci ha riferito, inoltre, che l’ultimo sabato di maggio, così come ogni anno, ci sarà la rievocazione storica di un fatto d’arme avvenuto nel 1091 tra Normanni e Saraceni, conclusasi con la liberazione di Scicli. La battaglia finale, infatti, sarebbe stata vinta dai cristiani per intercessione della Vergine Maria, venuta in soccorso della città su un cavallo bianco.
Altro monumento importante di Scicli è la Chiesa di San Bartolome, risalente al XV sec.. Essa, infatti, resistette al terribile terremoto del 1693, subendo lievi danni. Al suo interno è custodito un particolare presepio contestualizzato ovvero ambientato a Scicli alla fine del XVII sec.. Anche i vestiti dei personaggi, dunque, sono riproduzioni di quelli originari di quell’epoca. La Chiesa di San Matteo, invece, è sul promontorio che protegge la città. La posizione è molto panoramica, ma in macchina non c’è verso di arrivarci. Bisognerebbe fare una ripida salita a piedi, ma fa già troppo caldo, quindi rinunciamo.

In Piazza Italia si affaccia anche un palazzo che nella serie TV di Montalbano sarebbe la sede della Questura. Proseguendo nell’attigua via Nazionale, invece, giungiamo in via Francesco Mormino Penna, dove ha sede il Municipio. Questo edificio, nella serie TV, sarebbe il commissariato. Peraltro, ci è data la possibilità di visitare la stanza del sindaco (costo del biglietto 4,00 €.), che nella fiction funge da ufficio di Montalbano.
Nel centro storico vi sono numerose chiese, palazzi e siti di interesse, molti dei quali visitabili, previo pagamento di un biglietto dal costo esiguo (in genere 2,00 €.). Tuttavia, il fatto che sia richiesto

Scicli - Municipio

un biglietto per accedere a tanti siti risulta piuttosto noioso, perché induce a fare delle rinunce. Sarebbe meglio, magari, proporre dei biglietti cumulativi che consentano di visitare più siti liberamente.
Passeggiando per le vie del centro ammiriamo tanti altri gioielli barocchi, così come Palazzo Beneventano o Palazzo Veneziano, con le loro ricche e raffinate facciate, e tante altre chiese.

Punta Secca


Altra meta della giornata è la mitica Punta Secca, in provincia di Ragusa, località in cui è ubicata la casa di Moltalbano, quella affacciata sul mare.


Punta Secca
Casa di Montalbano

Il borgo è poco frequentato in questo periodo; c’è poca gente, quando noi arriviamo. Nella piazzetta sono ancora esposti degli avvisi che vietavano la sosta nel periodo 28 apr. – 2 mag. per riprese cinematografiche. Infatti, apprendiamo che pochi giorni fa stavano girando scene dei nuovi episodi della fiction.

 

La mitica villetta è lì, così come si vede in TV, fronte mare. Unica delusione, non è sola, anzi! E’ parte di una fila di case che si affacciano direttamente sulla spiaggia, che non è neanche tanto profonda. Inutile dire che si tratta di vecchi abusi edilizi, che ormai sarà difficile sanare.
Comunque, la villetta è carina. Ci aspettiamo che da un momento all’altro il commissario possa affacciarsi sul terrazzo; e invece, nulla! E’ tutto chiuso.

Per oggi, decidiamo di abbandonare il set cinematografico di Moltalbano e ci rimettiamo in macchina, diretti a Modica.


Modica


Raggiungiamo il B&B al Vicoletto nel primo pomeriggio. La titolare della struttura, sentita poco prima, gentilmente ci attende nell’attigua Via Tirella tenendoci riservato un posto macchina nel parcheggio pubblico.
Il B&B (54,00 €.) si trova in Strada Correri, in un vicoletto un po’ fatiscente. La prima nostra impressione non è buona, anche se il posto sembra sicuro, tranquillo. Ma appena entriamo in casa, ne restiamo affascinati. E’ stata recentemente ristrutturata in modo impeccabile, con gusto. C’è ogni confort. A piano terra c’è la cucina, un ampio soggiorno ed il bagno. La camera, invece, è collocata nel soppalco. E’ una vera chicca, un nido.

Fatto il check in, ci diamo una rinfrescata, quindi torniamo di nuovo on the road, a piedi.

Modica è un comune con più di 54.000 abitanti nella provincia di Ragusa. Le sue origini sono molto antiche e risalgono al neolitico. Il suo centro storico, tuttavia, fu tutto ricostruito dopo il terribile terremoto del 1693. Come negli altri casi, dunque, anche qui lo stile architettonico prevalente è quello tardo barocco, sempre riscontrabile negli edifici ricostruiti subito dopo il sisma.
La città è arrampica sulle pendici di quattro colli attraversati da due fiumi a carattere torrentizio, che nel tratto urbano sono pressoché interrati.

Modica - Panorama

La via principale che attraversa il centro storico è Corso Umberto I, su cui la sera si riversa la movida, dove sono ubicati gran parte dei bar, gelaterie, ma soprattutto le cioccolaterie. E si, perché uno dei motivi per cui Modica è celeberrima è il suo cioccolato, ottimo, prodotto artigianalmente, nel rispetto della tradizione e di un rigido disciplinare. In città vi è anche un museo dedicato a questa specialità gastronomica.

Modica - Chiesa di San Pietro

Tra i monumenti da non perdere, certamente vi è la Chiesa di San Pietro, su Corso Umberto I, a cui si accede attraverso una monumentale scalinata, ed il Duomo di San Giorgio, nella Modica Alta, raggiungibile anche a piedi grazie a rampe ed alte scalinate. Quando noi vi arriviamo, nel Duomo si è appena celebrato un matrimonio. Ora, tutti i parenti fanno la foto di gruppo sulla monumentale scalinata. Sono una folla!
Ovunque si vada, vi sono scale e salite. Passeggiare è molto faticoso, in quanto è tutto un saliscendi. Ma le viuzze, i vicoli, i palazzi, gli scorci panoramici ripagano ampiamente della fatica.

La città è straordinaria, spettacolare, bellissima.

Girando per delle viuzze ci siamo ritrovati anche sotto casa di Salvatore Quasimodo, il grande poeta scomparso nel 1968. Che emozione! La sua casa è visitabile.
Tornando su Corso Umberto I passiamo davanti al Teatro Garibaldi, anch’esso utilizzato come set cinematografico nella fiction di Montalbano, così come altri siti di Modica. Qui, addirittura, ci hanno messo dei cartelli con la descrizione delle relative scene raccontate da Camilleri.
Proseguendo, non poteva mancare una visita alla rinomata Antica Dolceria Bonajuti. Oltre ai vari assaggi di cioccolato, discretamente scroccati, acquistiamo due bei cannoli che ci farciscono al momento ed una buona scorta di barrette di cioccolato e pasticcini ripieni. Tutto davvero ottimo!
Torniamo al B&B per una doccia, poi usciamo per cena.

Con la speranza di mangiare qualcosa di tipico, scegliamo un ristorante fuori dal centro storico, ovviamente più frequentato dai turisti. Per farlo, come sempre, ci affidiamo a TripAdvisor o Thefork. Stasera abbiamo individuato il Ristorante Sale e Pepe, in via Ovidio n. 8, distante circa 1,3 km.

Modica - Duomo di San Giorgio

Modica - Veduta panoramica

Vorremmo arrivarci in macchina, ma notiamo che dalla periferia si sta riversando in città una miriade di macchine. E’ tutto bloccato. E poi temiamo di non trovare più posto, nei pressi del B&B, al ritorno. Dunque, decidiamo di arrivarci a piedi, facendo un’altra bella passeggiata, che chiaramente è in salita. Ci mettiamo circa 20 minuti, ma ci arriviamo.

Il ristorante è semplice, senza tante pretese, a conduzione familiare.
Una ragazza ci porta i menu, ma poi arriva lui, il nonno, il boss, il grande Roberto.

Ci tiene a sapere come siamo arrivati qui da lui, poi ci racconta che i giorni scorsi ci sono state le riprese televisive della trasmissione “4 Ristoranti” di Alessandro Borghese, che presumibilmente andrà in onda su La 8 a inizio giugno; è evidentemente molto orgoglioso di ciò. Ci chiede cosa vorremmo mangiare, quindi ci aiuta a scegliere, facendoci delle proposte allettanti.
Mangiamo bene. Siamo soddisfatti. Il conto è onesto, anzi piuttosto modesto. E Roberto è un grande! Lo rivedremo in TV.

Torniamo in centro, dove facciamo anche una passeggiata su Corso Umberto I. C’è ancora molto movimento, molti ragazzi. Vorremmo raggiungere in macchina Pizzo Belvedere, nella Modica Alta, poco più su del Duomo di San Giorgio, per ammirare il panorama notturno della città. Sarà certamente straordinario, un presepio, ma c’è ancora molto traffico in giro, quindi preferiamo lasciar perdere.

Andiamo a letto.


 

 

 

 
 
   

 

 

 

 

 

 

 

 


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