Il suo
centro storico è un vero gioiello, con le sue chiese ed i palazzi
raffinatissimi. Girando per le sue vie, sembra che da un momento
all’altro si possa incontrare qualche personaggio di Camilleri. E’
come girare in un set cinematografico.
Innanzitutto, visitiamo alcune delle bellissime chiese, come la
Chiesa Madre San Guglielmo in Piazza Italia, in cui ci ha colpito la
presenza di un simulacro della Madonna a cavallo che impugna una
spada.
Chiesa di San Guglielmo
Madonna delle Milizie |
Un signore volontario, presente nella chiesa, ci ha
raccontato che trattasi della Madonna delle Milizie, patrona
della città. Ci ha riferito, inoltre, che l’ultimo sabato di
maggio, così come ogni anno, ci sarà la rievocazione storica
di un fatto d’arme avvenuto nel 1091 tra Normanni e
Saraceni, conclusasi con la liberazione di Scicli. La
battaglia finale, infatti, sarebbe stata vinta dai cristiani
per intercessione della Vergine Maria, venuta in soccorso
della città su un cavallo bianco.
Altro monumento importante di Scicli è la Chiesa di San
Bartolome, risalente al XV sec.. Essa, infatti, resistette
al terribile terremoto del 1693, subendo lievi danni. Al suo
interno è custodito un particolare presepio contestualizzato
ovvero ambientato a Scicli alla fine del XVII sec.. Anche i
vestiti dei personaggi, dunque, sono riproduzioni di quelli
originari di quell’epoca. La Chiesa di San Matteo, invece, è
sul promontorio che protegge la città. La posizione è molto
panoramica, ma in macchina non c’è verso di arrivarci.
Bisognerebbe fare una ripida salita a piedi, ma fa già
troppo caldo, quindi rinunciamo. |
In Piazza
Italia si affaccia anche un palazzo che nella serie TV di
Montalbano sarebbe la sede della Questura. Proseguendo
nell’attigua via Nazionale, invece, giungiamo in via
Francesco Mormino Penna, dove ha sede il Municipio. Questo
edificio, nella serie TV, sarebbe il commissariato.
Peraltro, ci è data la possibilità di visitare la stanza del
sindaco (costo del biglietto 4,00 €.), che nella fiction
funge da ufficio di Montalbano.
Nel centro storico vi sono numerose chiese, palazzi e siti
di interesse, molti dei quali visitabili, previo pagamento
di un biglietto dal costo esiguo (in genere 2,00 €.).
Tuttavia, il fatto che sia richiesto |
Scicli - Municipio |
un
biglietto per accedere a tanti siti risulta piuttosto noioso, perché
induce a fare delle rinunce. Sarebbe meglio, magari, proporre dei
biglietti cumulativi che consentano di visitare più siti
liberamente.
Passeggiando per le vie del centro ammiriamo tanti altri gioielli
barocchi, così come Palazzo Beneventano o Palazzo Veneziano, con le
loro ricche e raffinate facciate, e tante altre chiese.
Punta Secca
Altra meta della giornata è la mitica Punta Secca, in provincia di
Ragusa, località in cui è ubicata la casa di Moltalbano, quella
affacciata sul mare.
Punta Secca
Casa di Montalbano |
Il borgo è poco frequentato in questo periodo; c’è poca
gente, quando noi arriviamo. Nella piazzetta sono ancora
esposti degli avvisi che vietavano la sosta nel periodo 28
apr. – 2 mag. per riprese cinematografiche. Infatti,
apprendiamo che pochi giorni fa stavano girando scene dei
nuovi episodi della fiction.
La mitica villetta è lì, così come si vede in TV, fronte
mare. Unica delusione, non è sola, anzi! E’ parte di una
fila di case che si affacciano direttamente sulla spiaggia,
che non è neanche tanto profonda. Inutile dire che si tratta
di vecchi abusi edilizi, che ormai sarà difficile sanare.
Comunque, la villetta è carina. Ci aspettiamo che da un
momento all’altro il commissario possa affacciarsi sul
terrazzo; e invece, nulla! E’ tutto chiuso.
Per oggi, decidiamo di abbandonare il set cinematografico di
Moltalbano e ci rimettiamo in macchina, diretti a Modica. |
Modica
Raggiungiamo il B&B al Vicoletto nel primo pomeriggio. La titolare
della struttura, sentita poco prima, gentilmente ci attende
nell’attigua Via Tirella tenendoci riservato un posto macchina nel
parcheggio pubblico.
Il B&B (54,00 €.) si trova in Strada Correri, in un vicoletto un po’
fatiscente. La prima nostra impressione non è buona, anche se il
posto sembra sicuro, tranquillo. Ma appena entriamo in casa, ne
restiamo affascinati. E’ stata recentemente ristrutturata in modo
impeccabile, con gusto. C’è ogni confort. A piano terra c’è la
cucina, un ampio soggiorno ed il bagno. La camera, invece, è
collocata nel soppalco. E’ una vera chicca, un nido.
Fatto il check in, ci diamo una rinfrescata, quindi torniamo di
nuovo on the road, a piedi.
Modica è un
comune con più di 54.000 abitanti nella provincia di Ragusa.
Le sue origini sono molto antiche e risalgono al neolitico.
Il suo centro storico, tuttavia, fu tutto ricostruito dopo
il terribile terremoto del 1693. Come negli altri casi,
dunque, anche qui lo stile architettonico prevalente è
quello tardo barocco, sempre riscontrabile negli edifici
ricostruiti subito dopo il sisma.
La città è arrampica sulle pendici di quattro colli
attraversati da due fiumi a carattere torrentizio, che nel
tratto urbano sono pressoché interrati. |
Modica - Panorama |
La via
principale che attraversa il centro storico è Corso Umberto I, su
cui la sera si riversa la movida, dove sono ubicati gran parte dei
bar, gelaterie, ma soprattutto le cioccolaterie. E si, perché uno
dei motivi per cui Modica è celeberrima è il suo cioccolato, ottimo,
prodotto artigianalmente, nel rispetto della tradizione e di un
rigido disciplinare. In città vi è anche un museo dedicato a questa
specialità gastronomica.
Modica - Chiesa di San
Pietro |
Tra i monumenti da non perdere, certamente vi è la Chiesa di
San Pietro, su Corso Umberto I, a cui si accede attraverso
una monumentale scalinata, ed il Duomo di San Giorgio, nella
Modica Alta, raggiungibile anche a piedi grazie a rampe ed
alte scalinate. Quando noi vi arriviamo, nel Duomo si è
appena celebrato un matrimonio. Ora, tutti i parenti fanno
la foto di gruppo sulla monumentale scalinata. Sono una
folla!
Ovunque si vada, vi sono scale e salite. Passeggiare è molto
faticoso, in quanto è tutto un saliscendi. Ma le viuzze, i
vicoli, i palazzi, gli scorci panoramici ripagano ampiamente
della fatica. |
La città è straordinaria, spettacolare, bellissima.
Girando per delle viuzze ci siamo ritrovati anche sotto casa
di Salvatore Quasimodo, il grande poeta scomparso nel 1968.
Che emozione! La sua casa è visitabile.
Tornando su Corso Umberto I passiamo davanti al Teatro
Garibaldi, anch’esso utilizzato come set cinematografico
nella fiction di Montalbano, così come altri siti di Modica.
Qui, addirittura, ci hanno messo dei cartelli con la
descrizione delle relative scene raccontate da Camilleri.
Proseguendo, non poteva mancare una visita alla rinomata
Antica Dolceria Bonajuti. Oltre ai vari assaggi di
cioccolato, discretamente scroccati, acquistiamo due bei
cannoli che ci farciscono al momento ed una buona scorta di
barrette di cioccolato e pasticcini ripieni. Tutto davvero
ottimo!
Torniamo al B&B per una doccia, poi usciamo per cena.
Con la speranza di mangiare qualcosa di tipico, scegliamo un
ristorante fuori dal centro storico, ovviamente più
frequentato dai turisti. Per farlo, come sempre, ci
affidiamo a TripAdvisor o Thefork. Stasera abbiamo
individuato il Ristorante Sale e Pepe, in via Ovidio n. 8,
distante circa 1,3 km. |
Modica - Duomo di San Giorgio |
Modica - Veduta
panoramica |
Vorremmo arrivarci in macchina, ma notiamo che dalla
periferia si sta riversando in città una miriade di
macchine. E’ tutto bloccato. E poi temiamo di non trovare
più posto, nei pressi del B&B, al ritorno. Dunque, decidiamo
di arrivarci a piedi, facendo un’altra bella passeggiata,
che chiaramente è in salita. Ci mettiamo circa 20 minuti, ma
ci arriviamo.
Il ristorante è semplice, senza tante pretese, a conduzione
familiare.
Una ragazza ci porta i menu, ma poi arriva lui, il nonno, il
boss, il grande Roberto. |
Ci tiene
a sapere come siamo arrivati qui da lui, poi ci racconta che i
giorni scorsi ci sono state le riprese televisive della trasmissione
“4 Ristoranti” di Alessandro Borghese, che presumibilmente andrà in
onda su La 8 a inizio giugno; è evidentemente molto orgoglioso di
ciò. Ci chiede cosa vorremmo mangiare, quindi ci aiuta a scegliere,
facendoci delle proposte allettanti.
Mangiamo bene. Siamo soddisfatti. Il conto è onesto, anzi piuttosto
modesto. E Roberto è un grande! Lo rivedremo in TV.
Torniamo in centro, dove facciamo anche una passeggiata su Corso
Umberto I. C’è ancora molto movimento, molti ragazzi. Vorremmo
raggiungere in macchina Pizzo Belvedere, nella Modica Alta, poco più
su del Duomo di San Giorgio, per ammirare il panorama notturno della
città. Sarà certamente straordinario, un presepio, ma c’è ancora
molto traffico in giro, quindi preferiamo lasciar perdere.
Andiamo a letto.
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