Lasciato l’albergo, ci siamo recati nella piazza centrale del
villaggio in cerca di una boulangerie che ci era stata indicata da
gente del luogo, ma che poi abbiamo trovato chiusa. Quindi,
in un bar, abbiamo consumato un pessimo caffè accompagnato da un
anonimo croissant.
Partiti da Pègomas ci siamo diretti verso Grasse, la
città dei profumi così tanto pubblicizzata dalle guide turistiche
per le sue numerose fabbriche e negozi che inebriano l’aria con le
loro essenze.
Fiume Verdon
Non essendo particolarmente interessati all’argomento,
abbiamo attraversato il grazioso villaggio senza neanche fermarci ed
abbiamo proseguito fino a Castellane, considerato come punto di
partenza per le Gorges per chi proviene da Est. Di qui abbiamo
proseguito per La Palud sur Verdon, percorrendo una strada che tra
curve e tornanti ci portava a quote sempre più elevate. Ad un certo
punto abbiamo incontrato una piccola galleria, dopo la quale abbiamo
svoltato immediatamente a sinistra, pensando di essere in prossimità
del Point Sublime, la nostra prima vera tappa della giornata. Al
termine della strada, un piccolo parcheggio, ma nessun “ponte” e
nessuna indicazione. Lasciata l’auto, ci siamo subito resi conto di
non essere nel luogo che cercavamo. Tuttavia, la natura ci offriva
uno spettacolo incantevole, quindi ci siamo precipitati giù per il
sentiero sottostante il parcheggio. Altissime pareti rocciose
formavano una gola nella quale scorrevano acque limpidissime, che a
tratti assumevano tonalità dal verde all’azzurro. La vegetazione
circostante ed il cielo azzurro completavano un quadro che sembrava
essere stato creato da un impressionista. Proseguendo lungo il sentiero ci
siamo ritrovati in una lunga galleria buia scavata nella parete
destra della gola, di cui abbiamo percorso un bel tratto, finché non
abbiamo desistito dall’intento di andare oltre, in quanto non
adeguatamente equipaggiati (c’era buio, pozzanghere e temevamo che
ci fosse fango). Riguadagnata l’uscita, ci siamo fermati un attimo
sulla riva del fiume, dove abbiamo scattato alcune foto. Un cartello
indicava un altro sentiero che portava a Point Sublime, troppo
distante da percorrere a piedi.
Risaliti in macchina, siamo tornati sulla strada principale ed
abbiamo proseguito in direzione di La Palud, finché non abbiamo
incontrato un piazzale, con tanto di parcheggio e banchi per la
vendita di souvenir e prodotti tipici locali. Un cartello indicava
il nome della località: Point Sublime!
Una volta lasciata l’auto al parcheggio, ci siamo diretti nella
direzione in cui si intravedeva altra gente. Circa 10 minuti di
cammino senza grandi indicazioni e in assenza di un sentiero
preciso, in mezzo a una vegetazione particolarmente arida. Poi siamo
giunti ad un belvedere che si è rivelato uno dei più bei punti di
osservazione delle gole (solo in quel momento ci siamo resi conto di
aver frainteso. Infatti, il Point Sublime era un punto di
osservazione, non un ponte…), assieme ai successivi incontrati sulla
Route des Crêtes. Questo circuito (la Route des Crêtes – la D23) lo
si imbocca poco prima (2-3 km.) del villaggio di La Palud sur Verdon
ed è un percorso circolare che riporta nel centro del villaggio in
un’oretta buona e 23 km circa. Attenzione però, parte di questa
strada è a senso unico (senso orario), per cui se la si imbocca in
senso antiorario non sarà possibile completare l’intero ciclo. E’ da
evidenziare che, arrivati a La Palud, si potrebbe proseguire dritti,
evitando la Route de Cretes. Così facendo però non ci si avvicinerà
mai alle gole, se non nell’ultimo tratto, prima del Lago di Sainte-Croix.
Raggiunto il villaggio di La Palud sur Verdon, abbiamo fatto
rifornimento d’acqua ad una fonte pubblica e divorato una baguette
al prosciutto e formaggio. Poi siamo ritornati indietro di 2-3 km.
per imboccare la Route de Cretes. Un paio di km. dopo aver imboccato
la Route abbiamo incontrato il primo punto di osservazione,
praticamente frontale, o quasi, al Point Sublime che si scorge in
lontananza. Strepitoso! Vista assolutamente unica! Impressionante
anche il fatto che nonostante l’altitudine (in alcuni tratti le Gorges raggiungono una profondità di oltre 700 mt.) si sentisse il
rumore dell’acqua. Procedendo sulla Route, ci siamo fermati più
volte ove il panorama appariva più interessante, spettacolare, con
paesaggi mozzafiato.
Al termine del circuito siamo sbucati nuovamente a La Palud, quindi
abbiamo proseguito verso Ovest, seguendo il corso del fiume. E
finalmente, in lontananza, ecco il Lago di Sainte Croix, nel quale
sfocia il Verdon. Anche qui, vista strepitosa dall’alto! Le acque
assumevano una colorazione verde tipica dei laghi di montagna e
tante canoe colorate si addentravano nel fiume partendo dalla riva
del lago, bellissimo e coloratissimo anche lui. Abbiamo deciso di
raggiungere il lago e di noleggiare un pedalò oppure una canoa.
Nel parcheggio ci siamo cambiati,
messi
il costume, visto che le acque del lago erano limpidissime ed
invitanti, quindi abbiamo optato per la canoa (8 €. per un’ora). Fantastico!
Che pace, che colori, che paesaggio! Risalito il fiume per un po’,
intimoriti dalle minacciose alte pareti rocciose, ci siamo diretti verso
una piccola cascata di acqua limpidissima sulla nostra sinistra.
Bellissimo!
Soddisfatti, ci siamo rimessi in
macchina e ci siamo diretti verso Moustiers-Sainte-Marie, uno dei più bei villaggi
della regione, considerato il punto di accesso alle Gorges per chi
proviene da Ovest.
Lago di Saint Croix
Qualche dato sulle Gorges.
E’ il
canyon più profondo d’Europa e si trova al confine dei dipartimenti
di Alpes-de-Haute-Provence e Varnella, la parte più meridionale
dell’Alta Provenza. La voragine nelle rocce arriva fino a 700 metri
di profondità ed ha una lunghezza di 21-km., mentre la larghezza
varia tra i 6 ed i 100 metri sul fondo e tra i 200 m e un chilometro
e mezzo sul suo bordo superiore.
Due sono i principali percorsi per recarsi alla scoperta di questo
affascinante territorio: il primo segue la strada della “Corniche
Sublime” (D 71), che permette di ammirarne il versante meridionale.
Si tratta di un tragitto tortuoso ma spettacolare. Il secondo
itinerario costeggia la riva destra e porta a un circuito di oltre
20 km chiamato “Route de Cretes” (D 23), considerato uno dei
tragitti più belli d’Europa, che segue il tratto più impressionante
del Gran Canyon e porta a molti punti panoramici di notevole
bellezza (appunto quello percorso da noi). Consigliata anche una
sosta ai balconi della Mescla o ai belvedere di Carelle, di
Escalès,
di Tilleul (tutti sulla Route de Cretes) e, soprattutto, al
Point
Sublime (sulla strada per La Palud).
Lasciata la macchina in un parcheggio alle porte del villaggio, ci
siamo diretti a piedi verso il centro. Poco dopo ci siamo trovati di
fronte uno spettacolo incantevole, un piccolo presepe incastonato
tra due altissimi speroni rocciosi, uniti da una lunga catena, al
centro della quale splendeva una stella d’oro. Alle spalle del
villaggio, una sorgente dava vita ad acque che poi attraversavano il
paesino, creando poco più in basso una coreografica cascatella.
Abbiamo ammirato i pittoreschi davanzali fioriti, le piccole ed
invitanti botteghe. Qui avremmo voluto visitare anche il suggestivo
monastero (Chapelle Notre Dame de Beauvuoir), abbarbicato
sull’impervia roccia, rassicurante guardiano di questo emozionante e
felice connubio di natura e manufatto umano, ma sarebbe stata
necessaria troppa fatica raggiungerlo ed il tempo disponibile non ce
lo consentiva. Quindi, dopo aver vistato il villaggio, siamo
ripartiti, questa volta diretti verso ciò che era stato il motivo
determinante del viaggio in Provenza in questo preciso periodo
dell’anno: i campi di lavanda!
Qui è necessaria una premessa. Il periodo di fioritura della
lavanda, pianta dal colore particolare e dal profumo intenso, è dato
da giugno a metà agosto, a seconda dei posti. Ma il culmine viene
dato negli ultimi 10 giorni di Giugno. Inoltre, è da precisare che,
seppure nelle varie guide turistiche e nei racconti di viaggio su
Internet tutti raccontino di essere rimasti estasiati dalla vista
della lavanda nel Lubéron o nella Vaucluse, in questi luoghi, in
realtà, vi sono solo campi qua e là, si, ma niente rispetto a quanto
è possibile vedere nel Plateau di Valensole. Valensole è un paesino di circa 2400 abitanti posto sull'omonimo
altopiano a 580 mt. s.l.m.. Nel Dipartimento des Alpes de Haute
Provence. E’ conosciuto con il nome di Vallée du Soleil. Qui si
trovano immense distese di campi di lavanda viola.
A Moustiers abbiamo impostato sul navigatore la nostra tappa
successiva, Valensole, quindi ci siamo rimessi in marcia. Il tipico
paesaggio montano mutava piuttosto drasticamente, diventando più
collinare, più simile a quello Toscano. Di tanto in tanto, già
diversi km. prima di Valensole, abbiamo incontrato qualche campo di
lavanda. Che belli! Intanto, curva dopo curva, la strada saliva,
fino a scollinare. E qui, dopo l’ennesima curva, wooww…che
spettacolo! Eravamo circondati da sterminati campi di lavanda.
Plateau di Valensole - Campi di
lavanda
Fermata l’automobile, siamo scesi estasiati, guardandoci attorno,
inebriati dal profumo intenso che immediatamente ci ha investiti. Un
viola dalle mille tonalità si estendeva a perdita d’occhio, in ogni
direzione, di tanto in tanto interrotto dal verde di altre piante.
Un cielo azzurro e terso completava un incantevole e fiabesco
paesaggio. Che roba! Non avremmo mai immaginato un tale spettacolo!
Troppo bello! Abbiamo scattato un bel po’ di foto e “rubato” alcuni
rametti di profumatissima lavanda. Quindi, soddisfatti, siamo
ripartiti alla volta di Greoux Le Bains, dove avremmo pernottato.
Giunti a Greoux alle 19,00 circa, abbiamo fatto il check-in
all'albergo, ci siamo rinfrescati e ripresi un pochino. Alle 20,00
eravamo comodamente seduti in un ristorantino carino, alquanto
affamati. Dopo cena abbiamo fatto due passi per le vie del piccolo
villaggio termale, soffermandoci davanti ad un locale, dove, in
strada, tra i tavoli, si esibiva una piccola band. Dopodiché,
stanchi, siamo tornati in albergo, preoccupati per la musica ed il
frastuono provenienti da un altro locale nella piazzetta antistante,
dov’era in corso una serata danzante. Niente affatto! Ci siamo
subito addormentati e non siamo stati per niente disturbati da quel
trambusto.
Pernottamento a Greoux les
Bains: Hotel les Colonnes – 8, Avenue des Marronniers - Gréoux les
Bains - Costo del soggiorno €. 65,00 (1 gg.).
Ottimo albergo con ottimo rapporto
qualità prezzo. Ubicato nel centro di Greoux, l’Hotel dispone anche
di ristorante e piscina, di cui però non abbiamo usufruito. Un
grande parcheggio pubblico è disponibile di fronte all’albergo.
Consigliato! Fare solo attenzione al giorno in cui nella piazza si
svolge il mercato settimanale (non ricordo quale).