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21.06.2011
 


Lasciato l’albergo, ci siamo recati nella piazza centrale del villaggio in cerca di una boulangerie che ci era stata indicata da gente del luogo, ma che poi abbiamo trovato chiusa. Quindi, in un bar, abbiamo consumato un pessimo caffè accompagnato da un anonimo croissant.
Partiti da Pègomas ci siamo diretti verso Grasse, la città dei profumi così tanto pubblicizzata dalle guide turistiche per le sue numerose fabbriche e negozi che inebriano l’aria con le loro essenze.

Fiume Verdon
 

Non essendo particolarmente interessati all’argomento, abbiamo attraversato il grazioso villaggio senza neanche fermarci ed abbiamo proseguito fino a Castellane, considerato come punto di partenza per le Gorges per chi proviene da Est. Di qui abbiamo proseguito per La Palud sur Verdon, percorrendo una strada che tra curve e tornanti ci portava a quote sempre più elevate. Ad un certo punto abbiamo incontrato una piccola galleria, dopo la quale abbiamo svoltato immediatamente a sinistra, pensando di essere in prossimità del Point Sublime, la nostra prima vera tappa della giornata. Al termine della strada, un piccolo parcheggio, ma nessun “ponte” e nessuna indicazione. Lasciata l’auto, ci siamo subito resi conto di non essere nel luogo che cercavamo. Tuttavia, la natura ci offriva uno spettacolo incantevole, quindi ci siamo precipitati giù per il sentiero sottostante il parcheggio. Altissime pareti rocciose formavano una gola nella quale scorrevano acque limpidissime, che a tratti assumevano tonalità dal verde all’azzurro. La vegetazione circostante ed il cielo azzurro completavano un quadro che sembrava essere stato creato da un impressionista. Proseguendo lungo il sentiero ci siamo ritrovati in una lunga galleria buia scavata nella parete destra della gola, di cui abbiamo percorso un bel tratto, finché non abbiamo desistito dall’intento di andare oltre, in quanto non adeguatamente equipaggiati (c’era buio, pozzanghere e temevamo che ci fosse fango). Riguadagnata l’uscita, ci siamo fermati un attimo sulla riva del fiume, dove abbiamo scattato alcune foto. Un cartello indicava un altro sentiero che portava a Point Sublime, troppo distante da percorrere a piedi.
Risaliti in macchina, siamo tornati sulla strada principale ed abbiamo proseguito in direzione di La Palud, finché non abbiamo incontrato un piazzale, con tanto di parcheggio e banchi per la vendita di souvenir e prodotti tipici locali. Un cartello indicava il nome della località: Point Sublime!
Una volta lasciata l’auto al parcheggio, ci siamo diretti nella direzione in cui si intravedeva altra gente. Circa 10 minuti di cammino senza grandi indicazioni e in assenza di un sentiero preciso, in mezzo a una vegetazione particolarmente arida. Poi siamo giunti ad un belvedere che si è rivelato uno dei più bei punti di osservazione delle gole (solo in quel momento ci siamo resi conto di aver frainteso. Infatti, il Point Sublime era un punto di osservazione, non un ponte…), assieme ai successivi incontrati sulla Route des Crêtes. Questo circuito (la Route des Crêtes – la D23) lo si imbocca poco prima (2-3 km.) del villaggio di La Palud sur Verdon ed è un percorso circolare che riporta nel centro del villaggio in un’oretta buona e 23 km circa. Attenzione però, parte di questa strada è a senso unico (senso orario), per cui se la si imbocca in senso antiorario non sarà possibile completare l’intero ciclo. E’ da evidenziare che, arrivati a La Palud, si potrebbe proseguire dritti, evitando la Route de Cretes. Così facendo però non ci si avvicinerà mai alle gole, se non nell’ultimo tratto, prima del Lago di Sainte-Croix.
Raggiunto il villaggio di La Palud sur Verdon, abbiamo fatto rifornimento d’acqua ad una fonte pubblica e divorato una baguette al prosciutto e formaggio. Poi siamo ritornati indietro di 2-3 km. per imboccare la Route de Cretes. Un paio di km. dopo aver imboccato la Route abbiamo incontrato il primo punto di osservazione, praticamente frontale, o quasi, al Point Sublime che si scorge in lontananza. Strepitoso! Vista assolutamente unica! Impressionante anche il fatto che nonostante l’altitudine (in alcuni tratti le Gorges raggiungono una profondità di oltre 700 mt.) si sentisse il rumore dell’acqua. Procedendo sulla Route, ci siamo fermati più volte ove il panorama appariva più interessante, spettacolare, con paesaggi mozzafiato.


Al termine del circuito siamo sbucati nuovamente a La Palud, quindi abbiamo proseguito verso Ovest, seguendo il corso del fiume. E finalmente, in lontananza, ecco il Lago di Sainte Croix, nel quale sfocia il Verdon. Anche qui, vista strepitosa dall’alto! Le acque assumevano una colorazione verde tipica dei laghi di montagna e tante canoe colorate si addentravano nel fiume partendo dalla riva del lago, bellissimo e coloratissimo anche lui. Abbiamo deciso di raggiungere il lago e di noleggiare un pedalò oppure una canoa.

Nel parcheggio ci siamo cambiati, messi il costume, visto che le acque del lago erano limpidissime ed invitanti, quindi abbiamo optato per la canoa (8 €. per un’ora). Fantastico! Che pace, che colori, che paesaggio! Risalito il fiume per un po’, intimoriti dalle minacciose alte pareti rocciose, ci siamo diretti verso una piccola cascata di acqua limpidissima sulla nostra sinistra. Bellissimo!

Soddisfatti, ci siamo rimessi in macchina e ci siamo diretti verso Moustiers-Sainte-Marie, uno dei più bei villaggi della regione, considerato il punto di accesso alle Gorges per chi proviene da Ovest.

 

Lago di Saint Croix

Qualche dato sulle Gorges.

E’ il canyon più profondo d’Europa e si trova al confine dei dipartimenti di Alpes-de-Haute-Provence e Varnella, la parte più meridionale dell’Alta Provenza. La voragine nelle rocce arriva fino a 700 metri di profondità ed ha una lunghezza di 21-km., mentre la larghezza varia tra i 6 ed i 100 metri sul fondo e tra i 200 m e un chilometro e mezzo sul suo bordo superiore.
Due sono i principali percorsi per recarsi alla scoperta di questo affascinante territorio: il primo segue la strada della “Corniche Sublime” (D 71), che permette di ammirarne il versante meridionale. Si tratta di un tragitto tortuoso ma spettacolare. Il secondo itinerario costeggia la riva destra e porta a un circuito di oltre 20 km chiamato “Route de Cretes” (D 23), considerato uno dei tragitti più belli d’Europa, che segue il tratto più impressionante del Gran Canyon e porta a molti punti panoramici di notevole bellezza (appunto quello percorso da noi). Consigliata anche una sosta ai balconi della Mescla o ai belvedere di Carelle, di Escalès, di Tilleul (tutti sulla Route de Cretes) e, soprattutto, al Point Sublime (sulla strada per La Palud).

Moustiers Sainte-Marie

Lasciata la macchina in un parcheggio alle porte del villaggio, ci siamo diretti a piedi verso il centro. Poco dopo ci siamo trovati di fronte uno spettacolo incantevole, un piccolo presepe incastonato tra due altissimi speroni rocciosi, uniti da una lunga catena, al centro della quale splendeva una stella d’oro. Alle spalle del villaggio, una sorgente dava vita ad acque che poi attraversavano il paesino, creando poco più in basso una coreografica cascatella. Abbiamo ammirato i pittoreschi davanzali fioriti, le piccole ed invitanti botteghe. Qui avremmo voluto visitare anche il suggestivo monastero (Chapelle Notre Dame de Beauvuoir), abbarbicato sull’impervia roccia, rassicurante guardiano di questo emozionante e felice connubio di natura e manufatto umano, ma sarebbe stata necessaria troppa fatica raggiungerlo ed il tempo disponibile non ce lo consentiva. Quindi, dopo aver vistato il villaggio, siamo ripartiti, questa volta diretti verso ciò che era stato il motivo determinante del viaggio in Provenza in questo preciso periodo dell’anno: i campi di lavanda!

Moustiers Sainte-Marie

 
Valensole

Qui è necessaria una premessa. Il periodo di fioritura della lavanda, pianta dal colore particolare e dal profumo intenso, è dato da giugno a metà agosto, a seconda dei posti. Ma il culmine viene dato negli ultimi 10 giorni di Giugno. Inoltre, è da precisare che, seppure nelle varie guide turistiche e nei racconti di viaggio su Internet tutti raccontino di essere rimasti estasiati dalla vista della lavanda nel Lubéron o nella Vaucluse, in questi luoghi, in realtà, vi sono solo campi qua e là, si, ma niente rispetto a quanto è possibile vedere nel Plateau di Valensole.
Valensole è un paesino di circa 2400 abitanti posto sull'omonimo altopiano a 580 mt. s.l.m.. Nel Dipartimento des Alpes de Haute Provence. E’ conosciuto con il nome di Vallée du Soleil. Qui si trovano immense distese di campi di lavanda viola.
A Moustiers abbiamo impostato sul navigatore la nostra tappa successiva, Valensole, quindi ci siamo rimessi in marcia. Il tipico paesaggio montano mutava piuttosto drasticamente, diventando più collinare, più simile a quello Toscano. Di tanto in tanto, già diversi km. prima di Valensole, abbiamo incontrato qualche campo di lavanda. Che belli! Intanto, curva dopo curva, la strada saliva, fino a scollinare. E qui, dopo l’ennesima curva, wooww…che spettacolo! Eravamo circondati da sterminati campi di lavanda.

 

Plateau di Valensole - Campi di lavanda

 
Fermata l’automobile, siamo scesi estasiati, guardandoci attorno, inebriati dal profumo intenso che immediatamente ci ha investiti. Un viola dalle mille tonalità si estendeva a perdita d’occhio, in ogni direzione, di tanto in tanto interrotto dal verde di altre piante. Un cielo azzurro e terso completava un incantevole e fiabesco paesaggio. Che roba! Non avremmo mai immaginato un tale spettacolo! Troppo bello! Abbiamo scattato un bel po’ di foto e “rubato” alcuni rametti di profumatissima lavanda. Quindi, soddisfatti, siamo ripartiti alla volta di Greoux Le Bains, dove avremmo pernottato.
Giunti a Greoux alle 19,00 circa, abbiamo fatto il check-in all'albergo, ci siamo rinfrescati e ripresi un pochino. Alle 20,00 eravamo comodamente seduti in un ristorantino carino, alquanto affamati. Dopo cena abbiamo fatto due passi per le vie del piccolo villaggio termale, soffermandoci davanti ad un locale, dove, in strada, tra i tavoli, si esibiva una piccola band. Dopodiché, stanchi, siamo tornati in albergo, preoccupati per la musica ed il frastuono provenienti da un altro locale nella piazzetta antistante, dov’era in corso una serata danzante. Niente affatto! Ci siamo subito addormentati e non siamo stati per niente disturbati da quel trambusto.

Pernottamento a Greoux les Bains: Hotel les Colonnes – 8, Avenue des Marronniers - Gréoux les Bains - Costo del soggiorno €. 65,00 (1 gg.).

Ottimo albergo con ottimo rapporto qualità prezzo. Ubicato nel centro di Greoux, l’Hotel dispone anche di ristorante e piscina, di cui però non abbiamo usufruito. Un grande parcheggio pubblico è disponibile di fronte all’albergo. Consigliato! Fare solo attenzione al giorno in cui nella piazza si svolge il mercato settimanale (non ricordo quale).

 


 

 

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