28.06.2011
Ed ora un pò di mare. Siamo partiti da Avignone alla
volta di Le Lavandou, un antico villaggio di pescatori, oggi
rinomata ed affollata stazione balneare della Costa Azzurra, grazie
ai suoi 12 km. di spiaggia di sabbia ed alla vicinanza alle Iles d’Hyeres
(da qui, infatti, partono vari traghetti che collegano le isole) ed
alla celeberrima Saint Tropez. Dopo circa 230 Km. di autostrada,
eccoci arrivati a destinazione, a Pramousquier Plage. Giunti in
albergo (Hotel Beau Site - Pramousquier
Plage - 83980 - Le Lavandou - Costo soggiorno €. 130,00 (2 gg. – 28
e 29.06.2011), ci siamo sistemati, rinfrescati, poi abbiamo
acquistato due
baguettes, caprino e pomodori nel vicino villaggio. |
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Quindi, percorrendo a piedi un sentiero ubicato di fronte al
nostro albergo, ci siamo recati subito in spiaggia. Giornata
dedicata interamente al relax!
29.06.2011
Idem il giorno successivo, fino al pomeriggio. Tutto mare,
sole e riposo fino alle 17,00 circa, quando dopo una
rigenerante doccia ed un’oretta di aria condizionata, siamo
partiti alla volta della rinomatissima Saint Tropez, con
l’intento di trascorre la serata in questa lussuosa e
stravagante località. |
Pramousquier Plage |
Lungo la strada, non
potevamo non fermarci ad osservare le spiagge più belle e
rinomate di Saint Tropez, quali la Plage de Tahiti e la
Plage de Pampelonne (circa 9 km. nella zona più a Sud), dove
ci sono anche i 2 leggendari Bar, il Club 55 e la Voile
Rouge. Arrivati in città, le prime cose che abbiamo notato
sono state le innumerevoli automobili di lusso in
circolazione. Porsche come utilitarie, Ferrari di ogni
modello e tipo, fuoriserie da favola. Parcheggiata la nostra
piccola (ma bellissima) Peugeot 308 (carissimo il
parcheggio, così come l’aria che si respirava), abbiamo
fatto un giro per le vie della cittadina. Il porto turistico
era gremito di Yacht faraonici e barche da mille e una
notte, mentre, al di là della strada, lungo la Vieux Port,
locali, bar, ristoranti erano già in piena attività.
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Dopo un po’, Saint Tropez a noi è
parsa una località un po’ surreale, dove sembrava che la gente,
“quella con i soldi”, ci venisse solo per ostentare le proprie
ricchezze, sottolineare la diversità del proprio status. Ma tante
scenette apparivano ai nostri occhi piuttosto volgari, se non penose! Sinceramente, questo luogo ci ha piuttosto
deluso, in quanto ci aspettavamo bellezze naturalistiche e
paesaggistiche di tutt’altro genere e rilevanza. Si, carino, ma noi
italiani possiamo certamente vantare tutt’altre bellezze esotiche,
davvero più affascinanti della così rinomata Saint Tropez. Ma
fortunatamente, questa è stata l’unica piccola delusione dell’intero
tour provenzale, che invece si è rivelato nel suo complesso tra i
più belli ed affascinanti mai fatti, sia per la varietà sia per la
quantità dei siti visitati in un tempo così limitato.
Ma proseguiamo… Ripartiti da Saint Tropez, abbiamo fatto un giro in
macchina nei dintorni, poi siamo ritornati a Le Lavandou per la
cena, dato che non eravamo disposti a spendere e spandere le nostre
fortune in quella lussuosa località. |