il
cibo. Ovvero, il mezzo più economico per muoversi in città è senza
dubbio la metropolitana, che qui funziona benissimo ed è costituita
da una fitta rete di linee. I bus possono tornare utili, invece, ove
si vogliano raggiungere zone meno servite, soprattutto fuori
Manhattan. Anche i taxi sono fruibili, in quanto costano molto meno
che nelle nostre città. Ma muoversi in superficie, con i bus o con i
taxi, può richiedere del tempo, soprattutto nelle ore di punta, per
via del traffico. Tuttavia, è necessario fare attenzione
nell’utilizzo della Metro, onde evitare di prendere treni che vadano
nella direzione apposta a quella desiderata. All’ingresso delle
stazioni, infatti, è sempre riportata l’indicazione Downtown, che
significa la parte di sotto della città, quindi direzione Sud, o
Uptown per indicare la parte a Nord. Poiché quasi tutte le linee
della Metro tagliano Manhattan longitudinalmente, torna facile
capire la direzione dei treni.
Ultima nota, riguardo all’utilizzo della Metro, riguarda il
ticket. Ci sono le macchinette automatiche dappertutto, ma fare ogni
volta il biglietto fa perdere del tempo. Quindi, noi abbiamo deciso
di fare una tessera prepagata da 25,00 $., ricaricabile, a scalare,
che ci permette di superare i tornelli velocemente. Queste si
possono acquistare e ricaricare alle stesse macchinette che si
trovano all’ingresso della Metro oppure presso le biglietterie delle
stazioni ferroviarie.
Per quanto riguarda i ristoranti, invece, è bene sapere che è
obbligatorio, per gli esercenti, esporre all’ingresso del proprio
locale la categoria assegnatagli dall’ufficio sanitario che ha
effettuato i controlli igienico-sanitari. Pertanto, ove un
ristoratore non abbia ben in vista tale cartello oppure questo non
riporti la categoria “A”, è consigliabile non fidarsi e recarsi
altrove.
Grand Central Terminal - New York |
Ora che sappiamo come muoverci, finalmente prendiamo il
Metro-North ed arriviamo al Grand Central Terminal, una
stazione che per il numero di banchine e binari (circa 100,
di cui 67 utilizzati per treni passeggeri), risulta essere
la più grande al mondo. I binari sono su due livelli,
entrambi sotterranei. Ancora più sotto è tuttora in
costruzione un ulteriore livelli di binari, che in futuro
collegheranno Long Island (altri 8 binari). L’atrio
principale, in cui sono ubicate anche le biglietterie, è
enorme.
Nel complesso trovano posto anche svariati |
punti vendita di vario genere, ma tutti di piccole dimensioni. Solo
un Apple Store occupa un’ampia superficie, a cui si accede grazie a
rampe di scale. Al piano interrato, sotto l’atrio principale, vi è
la Dining Concourse, dove si trovano numerosi ristoranti, fast food
e bar. Tutto è pulito ed ordinato, nonostante durante il giorno ci
sia un transito di persone impressionante.
Il Grand Central Terminal è frequentato soprattutto da
pendolari e da turisti. I treni a lunga percorrenza, infatti,
arrivano in un’altra grande stazione di NYC, la Penn Station, non
molto distante da qui. Entrambi le stazioni, comunque, sono ben
collegate tra loro dalla linea S (shuttle) della Metro.
Nella Gran Central seguiamo le indicazioni per le linee 4-5-6
della Metro, grazie ad una delle quali raggiungeremo velocemente
Little Italy, da dove intendiamo iniziare la nostra passeggiata.
Little Italy è soprattutto una via in cui sono concentrati
molti ristoranti e punti vendita di “Italian Food”,
evidentemente molto apprezzato e ricercato, non solo a NYC.
Qui, nei primi decenni del XX secolo si sarebbero
concentrati molti degli italiani giunti negli U.S.A.. Poi,
soprattutto chi ha avuto un po’ di fortuna, si è trasferito
in altre zone residenziali della città. Tutta la zona, ma
soprattutto la Mulberry Street, ha un aspetto festoso. Vi
sono insegne luminose, coloratissime ed il nostro tricolore
si vede spesso in giro.
Sui menu si leggono piatti dai nomi molto |
Little Italy - Manhattan |
familiari, come maccheroni, carbonara, amatriciana, lasagna, etc..
C’è anche una pasticceria che vende “i migliori cannoli siciliani
della città”; quasi vorremmo verificarne la veridicità di tale
asserzione, ma poi soprassediamo; che tentazione, pero!
Finita Little Italy, ci ritroviamo subito immersi nella China
Town. Per le strade ci sono banchi che vendono cibo e frutti
esotici. In un giardino ci sono anziani che suonano musiche
asiatiche, con i loro strumenti tradizionali, mentre molti altri
giocano a carte, a gruppetti. Attraversiamo anche questo quartiere,
fino a raggiungere l’imbocco del Brooklyn Bridge. La strada pedonale
è sopraelevata, mentre sotto corrono le due carreggiate per i
veicoli.
Grand Central Terminal - New York |
C’è un gran via vai. Passeggiamo sul ponte, sul East River,
passando sotto le due grandi torri in pietra, fino a
raggiungere l’altra sponda del fiume. Di tanto in tanto
guardiamo alle nostre spalle Manhattan che, più si
allontana, più diventa bella. La parte più a Sud (la
Downtown), è la più moderna. Ci sono moltissimi grattacieli,
alcuni dei quali davvero giganteschi. Raggiunta Brooklyn,
facciamo un giro per le strade di Dumbo, che, abbiamo letto,
dovrebbe essere un quartiere pieno di bei negozi, ideale per
lo shopping, ma che in realtà non ci affascina
particolarmente. |
Quindi, presto ci dirigiamo verso il Brooklyn Bridge Park, dal
quale lo skyline di Manhattan è netto, straordinario, stupendo, da
cartolina. Facciamo una lenta passeggiata nei giardini lungo la
sponda dell’East River fotografando i vari scorci della città che si
estende tranquilla davanti a noi. Il Brooklyn Bridge Park è uno dei
più bei punti panoramici della città, da non perdere!
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Skyline di Manhattan
visto dal Brooklyn Bridge Park |
Intanto, abbiamo già fatto chilometri e chilometri, quindi iniziamo
ad accusare stanchezza. Ci dirigiamo verso la più vicina stazione
Metro e, di là, raggiungiamo rapidamente Times Square, di cui
abbiamo sempre tanto sentito parlare e vista tante volte in TV.
Quando torniamo in superficie, non sappiamo più cosa
guardare. La gente cammina freneticamente. Ci spostiamo
rapidamente, per non essere travolti dal fiume di persone.
Nonostante i marciapiedi siano molto larghi, c’è gente
dappertutto.
Siamo in Times Square, all’incrocio tra la 42nd St. e
la 7th Av., detta anche la Fashin Av. Le insegne luminose
sono gigantesche. Su grandi pannelli vengono riprodotti
video pubblicitari. Le facciate degli edifici sono quasi
interamente tappezzate di pannelli, luci, etc.. Ci sono
megastore delle più note marche di abbigliamento, di scarpe,
etc. |
Times Square |
Sembra che qui si sia concentrato il mondo
intero. C’è gente di tutti i colori, vestita nei modi più disparati.
Non manca neanche un grosso cantiere edile, nel bel mezzo di tutto
questo caos. Muratori acrobati che con delle grandi gru lavorano
sulla facciata di un edificio. Nella piazza c’è anche un chiosco del
mitico New York Department of Police (NYDP). Di fronte, anche una
stazione di reclutamento delle Forze Armate U.S.A.. Grandi! Questo è
davvero il centro del mondo!
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Times Square - Manhattan |
Il traffico, poi, è indescrivibile, anche se, sinceramente, non
risulta caotico. Notiamo, infatti, che tutti si muovono nel rispetto
dei tempi imposti dai semafori e nessuno suona il clacson, se non
davvero necessario. Davanti a noi transitano anche decine di auto
gialle; sono taxi. Alcune persone provano a fermarne uno, ma niente
da fare; sono già impegnati. Nelle ore di punta non è facile
trovarne uno libero. Passeggiamo un po’ nella piazza, disorientati.
Poi entriamo nell’Hard Rock Café, dove acquistiamo alcuni gadget.
Ma qui il tempo passa velocemente. Ci rendiamo conto che sono
già le 17:00. Ai nostri zii abbiamo promesso che saremmo tornati per
cena, entro le 18:00. Dobbiamo scappare via.
In pochi minuti raggiungiamo a piedi la Grand Central
Station, da cui prendiamo il treno della Metro-North. Nelle ore di
punta, ne parte anche uno ogni 7-8 minuti.
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