fissandoci. “Yes, I am!”, gli rispondo con un
po’ di stupore, dato che è in anticipo di 15 minuti! E’ un signore
di origine indiana, molto gentile, che velocemente mette le nostre
valigie nel bagagliaio e ci invita a salire a bordo. Raggiungiamo
l’aeroporto in circa 30 minuti. Poco prima di arrivare il tassista
ci chiede la compagnia aerea con cui viaggeremo, quindi ci lascia
precisamente davanti al relativo terminal di partenza. Prezzo della
corsa in taxi, 48 dollari, più mancia.
Davanti a noi ci sono delle macchinette per il self check-in
della US Airways. Ahi, ahi! Ci tocca fare da noi; speriamo di non
avere problemi! Proviamo e verifichiamo che il sistema è semplice,
intuitivo. Peraltro, è possibile scegliere la lingua, quindi senza
alcun problema, in un minuti terminiamo l’operazione. 10 metri più
avanti depositiamo i bagagli, quindi passiamo al controllo di
polizia. Dopo soli 10 minuti dal nostro arrivo in aeroporto siamo
già pronti per l’imbarco. Stupendo! E noi che pensavamo di dover
arrivare in aeroporto almeno un paio d’ore prima!
Il volo Buffalo – Washington (Ronald Reagan Airport) ci è
costato 147,00 €. (per due biglietti acquistati on line) più 37,60
€. per entrambi i bagagli in stiva, pagati al self check-in.
Sono poco più delle 10:00 e mi arriva un’e-mail sullo
smartphone; una variazione sul nostro volo. Ritarda! In effetti, il
tabellone degli orari in aeroporto ora indica 1 ora e 20 minuti di
ritardo. Poco male! Ne approfittiamo per fare due passi e per
mangiare qualcosa.
Poco prima delle 13:00 decolliamo.
Alle 14:00 circa atterriamo al Ronald Reagan Airport di
Washington. L’aeroporto è molto grande. Per raggiungere i nastri per
il ritiro dei bagagli ci tocca fare un bel po’ di strada a piedi, ma
tutto si risolve velocemente e con estrema semplicità.
Quindi, senza perdere tempo, ci dirigiamo verso i binari
della metropolitana con la quale raggiungeremo il centro città, ma
fare il biglietto alle macchinette automatiche si rivela alquanto
complicato. Chiediamo aiuto ad un signore, che ci aiuta, ma non ci
spiega nulla. Intanto abbiamo i biglietti del treno, che non è poco;
quindi andiamo!
Il nostro albergo si trova nella zona della Ronald Reagan
University. Arriviamo alla stazione della metro di Foggy Bottom,
quindi proseguiamo a piedi verso lo State Plaza Hotel, seguendo le
indicazioni del nostro prezioso navigatore sullo smartphone.
La camera è molto ampia e pulita. E’ una suite. Anche qui due
letti king, più che da una piazza e mezza, poi un ampio bagno ed
antibagno con pettiniera, ed una cucina attrezzatissima, con tanto
di stoviglie. C’è anche l’asse ed il ferro da stiro, che però non
abbiamo alcuna intenzione di utilizzare.
L’albergo è enorme. Scopriamo solo dopo che vi sono due
accessi con altrettante receptions, sempre aperte, un grande garage
sotterraneo ed un ristorante.
Accanto all’ingresso, sulla E Street NW, c’è anche un piccolo
market, un po’ carino, ma comodo e ben assortito. Qui acquistiamo
l’occorrente per la colazione e delle bottiglie d’acqua.
Alle 16:00 circa siamo on the road. Prendiamo la 21st Street
NW e giù, subito verso il National Mall, a piedi, che raggiungiamo
in non più di 15 minuti.
Il National Mall è un parco monumentale ubicato nel centro di
Washington. Qui si trovano molti memorial dedicati a presidenti
degli USA succedutisi nel tempo e monumenti commemorativi delle
guerre cui hanno partecipato gli States. Il parco è molto ampio e si
estende per circa 3 km., dalla riva del Potomac River, ad Est, fino
al Campidoglio, sede dei due rami del Congresso degli USA. Ai
margini del parco ci sono anche gran parte dei musei cittadini,
quasi tutti ricadenti sotto la giurisdizione della Smithsonian
Institution, un istituto di istruzione e di ricerca finanziato dal
governo degli Stati Uniti. Tutti i musei ricadenti sotto la
giurisdizione della Smithsonian Institution sono ad ingresso
gratuito e ciò li rende molto fruibili dai visitatori. Infatti,
seppure alcuni di essi siano molto grandi, non è necessario passarci
all’interno tutta la giornata. E’ possibile entrarci anche solo per
poco, per poi ritornarci un altro giorno. L’orario di apertura dei
musei, però, è piuttosto ridotto. Approssimativamente, tutti aprono
alle 10:00 e chiudono attorno alle 17:30. Quelli più grandi sono
muniti anche di bar e ristoranti, in cui si può tranquillamente
pranzare.
Arrivati al National Mall, ci rendiamo conto che è tardi per
visitare dei musei, quindi decidiamo di fare un gran giro
panoramico.
Vietnam War Veterans Memorial |
Visitiamo il Vietnam War Veterans Memorial, consistente un
lungo muro di marmo nero su cui sono incisi i nomi di tutti
i caduti americani; è molto suggestivo! Ci sono persone che
cercano il nome del proprio familiare, forse di un amico, di
un conoscente. Alcuni hanno deposto dei fiori in prossimità
del nome del loro caro, caduto in quella lontana guerra. Ad
un angolo, a terra, c’è una giacca mimetica su cui spicca
una medaglia; accanto ad essa, altri fiori. E’ un luogo che
emoziona, che fa riflettere. Sul prato di fronte, una
scultura immortala dei militari in combattimento. |
Proseguiamo, dirigendoci verso l’estremità occidentale del parco, in
prossimità del Potomac River. Siamo davanti al Lincoln Memorial,
dedicato, appunto, al 16° presidente USA. Il grande edificio è in
stile dorico. Al suo interno vi è una statua raffigurante Abraham
Lincoln.
Dalla scalinata del Lincoln Memorial osserviamo tutto il parco che
si estende davanti a noi. Al centro spicca il Washington Monument,
un grande obelisco, alto circa 170 metri.
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The National Mall
Lincoln Memorial - Korean War Veterans Memorial
- National Word War II Memorial |
Proseguendo, visitiamo altri memorial, tra cui quello
dedicato alla guerra di Korea, il Korean War Veterans Memorial; su
un prato vi sono decine di sculture rappresentanti militari in
atteggiamento tattico, mentre su una fontana monumentale in marmo è
incisa la frase “The freedom is not free” ovvero “la libertà non è
gratis”. Più avanti, il National Word War II, dedicato alla II
Guerra Mondiale, costituito da una grande fontana, attorno alla
quale vi sono tante colonne, su ognuna delle quali è indicato il
nome di ciascuno degli States. Lateralmente, si accede all’interno
del complesso grazie a due portali ad arco sopra i quali sono
indicati i nomi dei due oceani che bagnano gli USA.
Al centro del National Mall, ecco il Washington Monument, il
grande obelisco, ubicato su un terrapieno. L’ingresso al
Monumento è gratuito, ma non è facile aggiudicarsi i
biglietti, rilasciati in un numero limitato giornalmente.
Grazie ad un ascensore è possibile salire sulla cima
dell’obelisco, dalla quale è possibile ammirare una vista
panoramica unica e straordinaria della città di Washington.
I biglietti è possibile prenotarli on line con congruo
anticipo, pagando pochi dollari per diritti di segreteria
(4-5), e ritirarli comunque il giorno della visita presso il
chiosco ubicato nei pressi del monumento, il Washington
Monument Lodge. |
Washington Monument |
Tuttavia, quando noi abbiamo provato a prenotarli, questi
risultavano già esauriti anche per tutto il mese successivo. Quindi,
prima di allontanarci, decidiamo di verificare l’esatta ubicazione
del chiosco, con l’intento di presentarci lì domani, di buon
mattino, nella speranza di ottenere i biglietti. Il Washington
Monument Lodge, consistente in un piccolo edificio poco più a Est
del Monumento, a circa 100 metri da esso, apre alle 08:30, ma già
prima dell’apertura si forma una coda di persone che spera di
aggiudicarsi i biglietti. Quindi, è consigliabile mettersi in coda
già prima dell’ora indicata.
Lasciamo il National Mall e ci dirigiamo verso Nord, lungo la
15th Street NW. Sulla nostra sinistra c’è l’Ellipse, un grande
spazio verde a forma ellittica, mentre sulla destra ci sono grandi
edifici che ospitano gli uffici di vari Dipartimenti USA. Ci
rendiamo conto di essere nella capitale degli States e che questi
edifici sono l’equivalente dei nostri ministeri. Quindi, arriviamo
al Dipartimento del Tesoro, sulla nostra sinistra, ubicato subito
dopo l’Ellipse, che lì per lì confondiamo con la Casa Bianca. Ci
sono barriere di sicurezza e check point davanti ad ogni edifico
istituzionale. Qui l’allerta è alta; i dispositivi di sicurezza in
atto sono evidentemente straordinari.
Casa Bianca - Washington |
Proseguiamo ancora un po’, fino alla fine dell’isolato,
quindi voltiamo a sinistra. Adesso si, ora siamo davvero
davanti alla Casa Bianca. L’area è protetta da una grande
inferriata distante un centinaio di metri dall’edificio,
davvero tutto bianco. C’è anche una persona sul tetto,
immobile; è vestito di scuro. Ironicamente pensiamo possa
essere un’antennista, ma è più verosimile che sia un
poliziotto.
Nei giardini antistanti la Casa, molto ben tenuti (ci
mancherebbe!), non si vede nessuno. Anche dalle finestre non
si nota alcun segno di vita, ma
immaginiamo che |
gli appartamenti privati siano sul lato opposto, più protetti e
lontani da sguardi indiscreti. Anche il famoso studio ovale si
affaccia sull’altro lato.
Continuando a girare attorno all’isolato, passiamo davanti
ad un enorme palazzo, è l’Eisenhower Executive Office
Building ovvero il palazzo del governo degli Stati Uniti.
Intanto, si sono fatte le 19:00, quindi ripieghiamo,
a piedi, in direzione dell’albergo.
Per cena decidiamo di recarci nei pressi della
stazione metro di Foggy Bottom, avendo notato, al nostro
arrivo, di essere quella una zona molto frequentata da
studenti universitari, con una discreta presenza di
ristorantini. |
Eisenhower Executive Office
Building
(Palazzo del Governo degli Stati Uniti d'America) |
Nessuno di questi, però, ci ispira particolarmente. Un market,
invece, ha un intero reparto di gastronomia pronta, take eway, a
buffet. Optiamo per quest’ultima soluzione, preferendo cenare
comodamente in albergo, visto che nella nostra suite abbiamo anche
una cucina attrezzata. Prendiamo del salmone, del riso e delle
verdure, quindi del pane; alla cassa, sono poco più di 20 dollari.
Meglio di così!
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