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Martedì 24 giugno 2014
New York 
 

 

 

Oggi siamo partiti prima. Alle 08:30 siamo già sul treno della Metro-North diretti a NYC. Dalla Grand Central raggiungiamo a piedi il n. 350 della 5th Av. (angolo 34th St.), per visitare l’Empire State Building, il secondo edificio più alto di Manhattan. Arriviamo lì alle 09:30 circa e non c’è tanta gente. Per entrare non ci mettiamo tanto, ma abbiamo letto che nelle ore centrali della giornata, o al tramonto, è possibile dover fare file di ore (orario di apertura dalle 08:00 alle 02:00 – l’ingresso costo 29,00 $. a persona).
Un lungo percorso interno all’edificio ci porta al piano superiore, dov’è documentata tutta la storia dell’Empire e dei suoi records. Poi arriviamo agli ascensori; ce ne sono vari, non ho idea di quanti siano, ma sono davvero tanti. Ne prendiamo uno e velocemente ci ritroviamo all’osservatorio dell’86° piano. Sopra di noi ce ne sono altri 16, più una grande antenna. Siamo a 320 metri di altezza di un edificio che ne misura complessivamente ben 382.

Manhattan - Empire State Building

Quando usciamo sulla terrazza panoramica ci sembra di essere davvero in aereo. Si vede non solo tutta Manhattan, ma anche Jersey City, al di là dell’Hudson River, Brooklyn ed il Queens oltre l’East River, a Sud c’è l’Ellis Island e la statua della Libertà, a Nord i quartieri di Harlem e del Bronx. Poco distante da noi il mitico Central Park, che da qui sembra un giardino, ma che il realtà è un rettangolo di 4 km. per 800 m.. Dall’altra parte individuiamo Medison Square, Macy’s, il grande centro commerciale; la 5th Av., la strada dello shopping, invece, è proprio sotto di noi. Ma soprattutto, osserviamo altri grandi grattacieli che svettano verso il cielo. A Sud, nel Financial District, si distingue chiaramente il One Word Trade Center (541 m.), la torre costruita laddove un tempo sorgevano le torri gemelle, che adesso detiene il primato di edificio più alto della città. Ma altri si distinguono inequivocabilmente, come la Bank of America Tower (366 m.), il Chrysler Building ed il New York Times Building, entrambi alti 319 m., o il Top of The Rock (259 m.).
Guardare New York City da quassù è davvero spettacolare. Però, quando poi immaginiamo ciò che qui è accaduto quell’11 settembre, un po’ d’ansia ci assale. Ci rendiamo conto che chi era quassù quel giorno avrà visto chiaramente tutto. Soprattutto dopo l’impatto del secondo aereo sulle torre gemelle, quando ormai era chiaro che non trattavasi di un incidente, deve essersi scatenato il panico, il terrore.

Panorama dall'86° piano dell'Empire State Building

Decidiamo di scendere.
Volendo si potrebbe raggiungere l’altro osservatorio, al 102° ed ultimo piano, ma ci sembra eccessivo pagare altri 17,00 $. a testa per salire ancora un po’.
Durante la discesa guardiamo il display dell’ascensore: non indica tutti i piani, ma uno ogni 6-7. E’ troppo veloce per visualizzare tutti i numeri.
Siamo di nuovo sulla 5th Av., mentre sono circa le 12:00.

Arrivando, stamani, poco prima dell’Empire, abbiamo visto un edificio in stile dorico. Entriamo un attimo, incuriositi; è la Biblioteca Pubblica. All’interno ci sono grandi sale di lettura, di studio. Molto bella l’architettura dell’edificio, soprattutto il grande atrio centrale.
Proseguiamo sulla stessa strada. Superiamo anche la 47th St., il Diamond District, la strada in cui avviene il 90% del traffico di diamanti di tutti gli U.S.A.. In giro si vedono numerosi ebrei ultraortodossi che, schivi, entrano ed escono dai negozi. Essi, infatti, sono particolarmente attratti da questo genere di articolo e di affari.



Top of The Rock - Rockefeller Center

Dunque, arriviamo al Rockefeller Center, un complesso di 19 edifici commerciali costruiti dall’omonima famiglia di banchieri americani, al centro dei quali svetta il Top of The Rock, un grattacielo di 70 piani in Art Déco, alto 259 m.. Anche per l’accesso all’osservatorio di questo grattacielo il biglietto di ingresso costa 29,00 $.
Poco oltre, sempre sulla Fifth Av., di fronte al Rockefeller Center, ecco la St. Patrick’s Cathedral, in cui entriamo. Tuttavia, la chiesa è in restauro ed è piena di ponteggi, sia all’esterno sia dentro, tanto che non riusciamo neanche a vederne il soffitto. Poco dopo usciamo.
Facciamo una pausa per il lunch. Mangiamo un’insalata, così ci riposiamo anche un po’. Poi riprendiamo il nostro cammino, passeggiando lungo l’ultimo tratto della Fifth Av., prima di sbucare al Central Park. Ora i negozi diventano sempre più lussuosi. Non si contano i grossi brand presenti qui, anche italiani, come Bulgari, Prada, Trussardi, Bottega Veneta, Diesel e tanti altri, poi finiamo davanti a Tiffany.

Sembra quasi un superstore, su più piani. Fortunatamente, Paola non mi chiede di entrare; tanto meno lo faccio io!
E ancora, sulla nostra destra, vediamo un grande cubo di vetro. E’ un Apple Store. Il negozio è nel sottosuolo. Vi sia accede grazie ad ampie scale di vetro. Per entrare, quasi bisogna mettersi in fila.
Finalmente siamo al Central Park. Entriamo dalla 59th Street, detta anche Central Park Street. Una volta dentro, dopo pochi passi, sembra di essere già lontani dalla frenesia della città. Oltre la vegetazione, svettano le punte dei grattacieli. E’ uno scenario surreale. Il parco è immenso; è lungo ben 4 km. e largo 800 metri, e non è tutto in piano. Vi sono delle collinette di roccia che emergono dal terreno, dei laghetti, dei prati, fontane, terrapieni, viali e sterrati. Il paesaggio varia continuamente. Su un laghetto c’è un grazioso ponticino in pietra. Mi è familiare; l’ho già visto altre volte, forse anche in qualche films. Perdiamo l’orientamento, poi lo ritroviamo. Arriviamo al lago in cui vi sono decine di piccole barche. Anche qui ci sarebbe da passarci la giornata, ma non possiamo. La città sembra lontana. Qui c’è pace, silenzio. Ci soffermiamo ancora un po’ ad osservare, poi decidiamo di andare.

Central Park - Manhattan

Prendiamo la metro alla Stazione della 72^ St. e raggiungiamo velocemente Times Square, il luogo che noi consideriamo il più pazzesco di NYC, con l’intento di fare un po’ di shopping. Ma una volta qui, il tempo vola, senza che si riesca a fare alcun acquisto.
Alla solita ora, attorno alle 17:00, ci incamminiamo verso la Grand Central e da qui prendiamo la Metro-North per White Plains.
Per cena, barbecue a casa di Mary, nostra cugina.

 


 


 

 

 

 
 
   

 

 

 

 

 

 

 

 


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