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Martedì 2 luglio 2013

Verso le 09,00 scendiamo a fare colazione sulla bellissima terrazza dell’albergo, dalla quale si intravedono le barche nel porto e la grande spiaggia di San Vito. Un posizione davvero invidiabile, quella dell’Hotel il Faro; peccato sia piuttosto carente in servizi ed assistenza alla clientela. L’albergo è molto recente e dotato di ogni comfort, ma c’è poca attenzione per quelle piccole cose che invece potrebbero attribuire un valore aggiunto alla struttura.

Hotel Il Faro - San Vito lo Capo

Per esempio, avremmo apprezzato molto se sulla terrazza avessimo trovato dei quotidiani, oppure se fosse stato possibile prendere un caffè o bere qualcosa di fresco nel pomeriggio, come anche poter bere un drink sulla terrazza prima di andare a letto. Ma tutto ciò non significa che il Faro non sia un ottimo albergo. Anzi, è molto bello e comodo!
Finalmente conosciamo il titolare, Max. Un simpatico chiacchierone che non ci mette molto a farsi perdonare per il modo in cui (non) ci ha accolti.
Ci invita a fare colazione sulla terrazza, mentre ci prepara due bei cappuccini. Noi, intanto, provvediamo al resto: vi sono cornetti freschi, yogurt, marmellate varie, succhi, etc.
Dopo di che, mentre noi torniamo momentaneamente in camera, lui sbriga le formalità di chek-in. Quando torniamo giù, si assicura che non ci serva nulla e ci fornisce alcuni consigli su San Vito. Inoltre, insiste nell’indicarci la strada per raggiungere la Riserva dello Zingaro, una vicina località presso la quale intendiamo trascorrere la giornata (serve a poco dirgli che abbiamo il navigatore!). Vabbè!
Finalmente partiamo. Prima di lasciare San Vito, acquistiamo due “pani cunzati” (pane condito, con pomodoro, formaggio ed origano - €. 6,00) presso una gastronomia, quindi in circa 15 minuti raggiungiamo la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro.

Riserva Naturale Orientata dello Zingaro

In prossimità dell’ingresso scarichiamo l’occorrente, poi io torno indietro lungo la strada in cerca di un posteggio (non oso immaginare cosa ci possa essere qui ad agosto). Raggiungo Paola dopo circa 5 minuti di cammino, a passo svelto, quindi entriamo nella Riserva ( 3,00 €. a testa). Dalla biglietteria, ci mettiamo almeno altri 15 minuti di cammino, lungo un sentiero molto panoramico sulle pendici del Monte Speziale, per raggiungere la prima spiaggia, ubicata subito sotto la ex Tonnara dell’Uzzo, ora ristrutturata ed adibita a Museo delle Attività Marinare, ad ingresso libero. Qui vi sono foto e documentazioni sulla fauna marina del parco e sulla storia delle tonnare, nonché sul loro funzionamento. Un grande plastico riproduce una tipica tonnara, con tanto di reti, molto utile per comprenderne il suo funzionamento. In altri locali, invece, vi sono i servizi igienici a disposizione dei bagnanti.
La caletta sottostante, scendendo, sembra un angolo di paradiso. C’è gente, ma non tantissima. C’è sufficiente spazio per tutti. Dopo un po’ che siamo distesi, rilassati al sole, non resistiamo al desiderio di fare un bel bagno. La temperatura dell’acqua è senz’altro più alta di quella di Favignana. Muniti di maschera e pinne facciamo una bella nuotata. Tutt’attorno a noi una moltitudine di pesci, alcuni dei quali coloratissimi; sembra si possano toccare. L’acqua è limpidissima. Che splendore! Che bello!
Al di là di una parete di roccia, un’altra piccola caletta non raggiungibile a piedi, ma solo a nuoto.

Sappiamo che sarebbe possibile raggiungere altri siti e calette, proseguendo a piedi lungo il sentiero panoramico, come la Grotta e la Torre dell’Uzzo, ma vista la bellezza del luogo in cui siamo ed il gran caldo, decidiamo di non muoverci e di trascorrere la giornata qui. Stiamo benissimo!
Andiamo via dopo le 18,00, quando ormai nella caletta c’è solo ombra; il sole ha già fatto capolino dietro il Monte Speziale (913 m.) alle nostre spalle.
La sera, a cena, ovviamente torniamo da Gna’ Sara, dove ordiniamo due brusiate con le sarde e finocchietto, ed una porzione di cozze scoppiate per secondo (40,00 €.). Tutto ottimo!
Dopo una breve passeggiata, ci sediamo a tavolino presso una pasticceria, dove ci gustiamo una buonissima cassata siciliana, sorseggiando un Marsala Oro. Intanto, le vie di San Vito si animano sempre più di villeggianti.


 


 

 

 

 
 
   

 

 

 

 

 

 

 

 


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