per
Trapani delle 17,45 (si
raccomanda di fare i biglietti di ritorno per tempo,
in quanto si rischia di non trovare posto nelle ore di punta),
Veronica si è offerta di portarci le valigie direttamente in porto,
al nostro rientro, in modo da essere certi di riuscire a prendere
l’aliscafo delle 17,45. L’escursione in barca, infatti, sarebbe
terminata alle 17,00 circa.
Non ce lo siamo fatti ripetere! Proposta accolta, con viva e
vibrante soddisfazione!
E così, lasciamo l’alloggio ed affidiamo i nostri bagagli a
Veronica. Quindi, sempre su suo consiglio, andiamo a fare colazione
al Bar Mazzini, in Piazza Europa, essendo essa una buona pasticceria
e gelateria. Quindi passeggiamo per il centro, in attesa dell’ora
dell’escursione.
Favignana - Piazza Madrice
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Alle 10,30, come
concordato, chiamiamo Andrea, il capitano della barca, che
viene a prelevarci in Piazza Europa. Alle 11,00 circa
salpiamo, assieme ad altri 7 escursionisti come noi,
accompagnati da Andrea ed il suo socio.
Mentre la barca lascia il porto, il capitano inizia a
parlarci dell’isola e del suo stretto legame con la famiglia
Florio, mostrandoci la sua grande tonnara, l’ex Stabilimento Florio, ora adibito a Museo (purtroppo temporaneamente
chiuso in questo periodo per lavori di messa in sicurezza di
una ciminiera pericolante), a cui intanto ci avviciniamo. |
Ci racconta che essa, all’atto della sua
costruzione, era un’azienda leader ed all’avanguardia nel
settore, tanto da essere pioniera nel metodo di
conservazione del tonno sott’olio. Peraltro, pare che nella
tonnara, che rappresentava la principale realtà economica ed
industriale dell’isola, operasse anche un asilo nido, cosa
che denota un’alta attenzione e sensibilità dei Florio sia
per il sociale sia per le esigenze ed il benessere dei
propri dipendenti. |
Ex Stabilimento Florio |
Del resto, il rilevante potere economico, politico e sociale della famiglia Florio,
soprattutto in Sicilia, è ben noto. Basti pensare al suo ruolo di armatore, ai suoi
interessi nella pesca, nella conservazione e commercializzazione del
tonno ovvero nella produzione e vendita del vino Marsala.
A Favignana, in particolare, i Florio hanno fatto davvero tanto.
Oltre a costruire la più grande azienda mai esistita sull’isola, a
loro risalgono grandi lavori di urbanizzazione della cittadina ed
anche edifici di rilevante valore storico ed architettonico, come
Palazzo Florio, oggi sede del Comune, oppure Villa Florio,
affacciata sul porto, oggi sede del Punto Informazioni Turistiche e
della Biblioteca Comunale.
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Lasciamo il porto e ci
dirigiamo verso Oriente, quindi verso Punta San
Nicola, poi Cala Rossa e così via. Di tanto in tanto, in
prossimità delle cale più belle, Andrea getta l’ancora e ci
invita a fare un bagno in queste acque
limpidissime, cristalline, ma ancora molto fredde. Intanto,
continuano i suoi racconti delle tradizioni, della storia,
di aneddoti riguardanti l’isola e gli stessi isolani. Mentre
all’ora di pranzo e, nel pomeriggio, per merenda merenda,
lui ed il suo socio apparecchiano al centro della barca e ci
offrono crostini al tonno, pomodori secchi, olive,
schiacciata, formaggio ed altre specialità favignanesi,
accompagnando tutto ciò con un buon vino rosso (di ciò siamo
stati informati già prima di partire, infatti con noi non
abbiamo portato cibi o bevande).
E’ tutto buono, piacevole, rilassante. Paola riesce
anche a fare un bagno, io no; l’acqua è troppo fredda. |
Villa Florio |
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Facciamo tutto il giro dell’isola, rivedendo dal mare tutto ciò che
i giorni precedenti avevamo visto dalla costa. E’ bellissimo!.
Poco oltre le 17,00
facciamo rientro al porto, dove arriva puntuale anche Veronica,
avvertita poco prima, che ci porta i nostri bagagli (ancora grazie!
Sei stata grande!).
Nell’attesa di partire, al piccolo bar sul porto, prendiamo una
granita al limone, usufruendo anche del bagno.
Alle 17,45 siamo già a bordo dell’aliscafo, che poco dopo salpa,
diretti a Trapani, dove giungiamo in poco più di 20 minuti. Nel
porto di Trapani speriamo di vedere dei velieri che nel fine
settimana parteciperanno ad una regata, alcuni dei quali li abbiamo
visti passare in lontananza mentre eravamo in barca a Favignana; uno
aveva ben tre alberi. Ci piacerebbe vederli da vicino, ma dalla zona di
imbarco dei traghetti non si intravede nulla, quindi lasciamo
perdere e decidiamo di chiamare Piero, il titolare del B&B il
Cavaliere, che, come d’accordo, in meno di 10 minuti arriva col suo
crossover e ci preleva, accompagnandoci al B&B. Organizzazione perfetta!
Compimenti! Grazie ancora anche a te, Piero!
Come anticipato, abbiamo un tavolo prenotato all’Hostaria San
Pietro, ubicata proprio in prossimità del porto. Quindi, alle 21,00,
ritorniamo in macchina all’incirca nello stesso punto in cui Piero
ci ha prelevati poco prima.
Nonostante la prenotazione, l’Hostaria, che dispone di pochi tavoli,
è colma di gente; ci tocca attendere. Una signora molto gentile, con
tanta calma e nonchalance ci inviata ad aspettare che si liberi un
tavolo. Intanto, si aggiungono altri clienti, prima due ragazzi
stranieri, poi tre dall’accento laziale. La titolare, dunque,
gentilmente ci serve un boccale di vino e dei bicchieri, e ci invita
a bere nell’attesa, che tuttavia non è lunga.
Una volta accomodati, vorremmo ordinare, ma non è così semplice
farlo. Non esiste alcun menu scritto, quindi la tranquilla signora
ci elenca tutto ciò che potremmo mangiare. Aspettiamo che si fermi,
ma l’offerta è molto ampia, quasi infinita. E intanto noi perdiamo
il filo, non ricordiamo più nulla di quanto ha detto, non sappiamo
cosa ordinare. Che confusione! Vorremmo invitarla a ripetere, ma non
osiamo. Poi ci aiuta lei con dei suggerimenti e tutto
diventa più semplice.
L’unica domanda che le poniamo è riguardo agli
ingredienti di una pietanza; l’avessimo mai fatto! Ci racconta
l’intera ricetta, con tanto di dettagli e tempi di cottura, tanto
che dopo la sua spiegazione saremmo in grado di prepararla da
noi. Troppo forte! Simpaticissima!
Dunque, per cominciare ordiniamo una presentazione di antipasti
siciliani a base di pesce, poi delle brusiate al sugo di gambero
(Paola) e spaghetti alle vongole e pesto verde (io), tonno crudo
marinato e gamberi crudi marinati per due. Compreso vino e acqua,
spendiamo 50,00 €.. La cena è stata davvero ottima e l’Hostaria San
Pietro merita la fama che ha. E’ un posto davvero particolare, senza
fronzoli, ma soprattutto offre pesce fresco e di grande qualità. La
suggeriamo vivamente a chi ama mangiare pesce!
Dopo cena, non può mancare un giro nel bellissimo centro storico ed
un gelato al pistacchio e cassata (davvero speciale) dalla rinomata
gelateria Colicchia in via Torrearsa (anche questa da non perdere).
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