Comunque, seppure la giornata sia molto soleggiata, la temperatura è
mitigata da un venticello molto gradevole. Quindi, senza perderci
d’animo, ci incamminiamo verso l’ingresso del sito.
Il parcheggio (3,00 €.) è ubicato più a valle dell’area
archeologica, quella occidentale. Da qui, dei taxi
accompagnano i visitatori all’ingresso più a monte, in
corrispondenza del Tempio di Giunone. Tale servizio costa 3,00 €. a
persona. Ed in effetti, per chi non ama camminare molto e,
soprattutto, per chi non ama farlo sotto il sole, tale soluzione è
certamente più conveniente. Diversamente, infatti, non resta che
percorrere tutto il percorso a piedi, in salita, per poi rifarlo in
discesa. Questo noi non lo avevamo ben inteso o comunque non avevamo
idea di quanto fosse distante il punto più a monte, quindi siamo
partiti a piedi. Tuttavia, non essendo così caldo, non ci è pesato
più di tanto. Del resto, in tal modo abbiamo avuto modo di
apprezzare di più l’intero sito archeologico.
Per l’ingresso al sito paghiamo 10,00 €. a testa e non riceviamo
neanche un depliant. L’eventuale mappa del sito è considerata un
optional, quindi viene venduta a 2,00 €. Ma pagato il ticket di
ingresso, nessuno ci controlla più nulla. Avremmo potuto
tranquillamente non fare i biglietti ed entrare dai tornelli (non
funzionanti) posti in corrispondenza degli ingressi centrali, dov’è
ubicato l’unico bar aperto e disponibile, peraltro con prezzi da
fare invidia ad un locale in Piazza San Marco a Venezia.
Direi che anche qui ci sarebbe molto da fare!
I prezzi applicati non sono affatto giustificati e rapportati ai
servizi offerti, che sono alquanto inesistenti. E poi, cosa
costerebbe una mappa del sito da distribuire all’ingresso? Ma lasciamo
perdere!
Il sito archeologico è diviso in due dalla strada. A monte, nella
parte orientale, ci sono tre templi e la necropoli. Più a valle,
nella parte occidentale, l’acropoli ed un altro tempio.
Quindi, entriamo nel sito e seguiamo l’itinerario a passo più
spedito, fino a raggiungere il Tempio di Giunone, quello più a monte
(in presenza di una giornata molto calda, consiglio di usufruire dei
taxi o di navette, evitando di arrivare fin qui a piedi). Da qui,
dopo una breve sosta e scattate alcune foto, ritorniamo giù
lentamente, soffermandoci in prossimità del Tempio della Concordia,
della necropoli e di altri ruderi di edifici, fino a raggiungere il
Tempio di Ercole.
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Agrigento - Valle dei
Templi |
Tempio della Concordia |
Tempio di Dioscuri |
La necropoli |
Il sito è molto bello ed obbliga la mente a fare un vero viaggio nel
passato, nell’antichità, che però si interrompe bruscamente ed
inevitabilmente nel momento in cui lo sguardo si posa sulla collina
di fronte, occupata dalle moderne costruzioni della città di
Agrigento. Peccato!
Quindi facciamo una breve sosta al bar, dove prendiamo un’arancina
ed una granita alla mandorla.
Proseguendo, visitiamo l’area più a valle, quella occidentale, dove
sono i resti dell’acropoli, finché non arriviamo al Tempio di
Dioscuri, dove scattiamo le ultime foto.
Lasciamo la Valle dei Templi e ci dirigiamo verso la vicina
Scala
dei Turchi (10-15 km.), una particolare località sulla costa. Lungo
la strada notiamo un cartello che indica la presenza del Parco
Letterario di Luigi Pirandello. Voltiamo a sinistra, percorriamo
tutto il viale e ci avviciniamo allo stabile, ma notiamo che il
parcheggio riservato ai visitatori è vuoto. Ciò ci induce a pensare
che il sito non sia di grande interesse turistico; semmai avrà una
grande importanza culturale. E successivamente, infatti,
documentandoci, abbiamo
avuto conferma di ciò: nella casa sono esposti
libri, scritti, appunti e documenti dello scrittore.
Decidiamo di proseguire, anche perché, per la visita, è richiesto il
pagamento di un ticket (4,00 €.).
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Raggiungiamo la
località Scala dei Turchi, quindi lasciamo l’automobile nel
parcheggio a pagamento in fondo alla stradina che scende
verso la spiaggia. Da qui proseguiamo a piedi, lungo la
costa, per circa 20 minuti, finché non raggiungiamo questa
spettacolare bianca e liscia scogliera, fatta a strati, che
scivola verso il mare. Un luogo davvero straordinario,
dall’aspetto lunare.
Scattiamo delle foto, ma il vento è troppo forte. Sulla
scogliera, sulla parte più esposta, non riesco a stare in
piedi. |
Scala dei Turchi |
A tratti, forti
folate di vento mettono a rischio la mia incolumità. Poco prima, anche il
mio cappello ha rischiato molto, prendendo il volo, costringendomi
ad un lungo inseguimento.
Dopo circa un’ora ripartiamo, questa volta diretti a Mazara del
Vallo, dove soggiorneremo per due giorni.
Raggiungiamo il B&B Stella di Mare che sono le 18,00 circa. Ci
rendiamo conto che siamo nell’immediata periferia della cittadina,
in una zona molto tranquilla. Enzo e Betty, i proprietari della
casa, sono gentilissimi. Soprattutto Enzo è sempre molto disponibile
e ci fornisce molteplici consigli sul territorio, su cosa visitare o
dove mangiare. La struttura dispone anche di parcheggio interno,
molto comodo soprattutto per chi viaggia in moto-auto. Infatti, noi
l’abbiamo scelta soprattutto per quest’ultima caratteristica.
Peraltro, il rapporto qualità-prezzo è davvero ottimo: 45 €. al
giorno, compresa la colazione.
E subito ci sentiamo a nostro agio, come fossimo a casa nostra.
In serata, facendo buon uso dei consigli di Enzo, andiamo a mangiare
dal Cozzaro, sul lungomare Est di Mazara. Ordiniamo un ottimo
antipasto siciliano misto di pesce, cozze al pomodoro e fritto di
calamari e gamberi, accompagnando il tutto con acqua e vino (46,00
€.).
Dopo cena abbiamo ancora energia per una breve passeggiata in
centro, ma la serata è piuttosto fresca, non così piacevole.
Infatti, c’è poca gente in giro ed i negozi sono tutti chiusi.
Decidiamo di rientrare.
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